E’ morto Sigaro, la voce della Banda Bassotti. Dal primo arresto ingiusto alla scelta della militanza

Chi lotta non sarà mai schiavo. Con un manifesto dalla grafica rigorosamente sovietica (sfondo rosso, falce, martello e stella con la corona d’allora) la Banda Bassotti saluta Angelo “Sigaro” Conti, chitarra e voce della banda punk ska che ha segnato la scena del combat rock italiano. Sigaro, morto oggi, a 62 anni, dopo una breve malattia, è stato tra i fondatori della Banda Bassotti.
BB nasce nel 1981 nei cantieri edili romani, come brigata di lavoro per progetti di solidarietà internazionale . Anche quando si è formata la band musicale nel 1987, e poi con i crescenti successi, ha sempre mantenuto una caratterizzazione operaia e proletaria, rifiutando la scelta del professionismo musicale. I suoi componenti sono rimasti “Avanzi di cantiere”. Noi tutti “Figli della stessa rabbia”, la loro canzone più nota con cui voglio ricordare Sigaro

Scioltisi nel 1996 per la difficoltà di tenere assieme lavoro e musica si sono ricomposti nel 2001, rafforzati da una robusta sessione di fiati. Hanno prodotto in tre anni tre cd di qualità. L’ultimo impegno internazionalista della banda Bassotti è stata la Carovana Antifascista per il Donbass  

La testimonianza di Dario Mariani

Primissimi anni settanta, eravamo poco più che ragazzini, lui ancora più ragazzino di me, anche se già lavorava in cantiere… la politica cominciava appena ad interessarci vagamente, in realtà il legame tra noi era un amico comune, Attilio, che trascorreva le vacanze a Torvaianica dove si recava anche la famiglia di Angelo … cominciammo a frequentarci anche a Roma …. per questo Angelo ed altri amici venivano a volte, soprattutto il sabato, ad aspettarmi fuori il Dante Alighieri, il liceo che frequentavo …

La prima rissa davanti al Dante e l’arresto ingiusto

Angelo “filava” pure con una compagnuccia del Dante, mi sembra si chiamasse Sofia … uno di quei sabati ci fu una delle ricorrenti aggressioni fasciste al Dante, capeggiata da Maurizio Magro, detto “Roccia”, noto e gigantesco fascista del Msi Balduina … Angelo, da bravo giovane di periferia, pur non professando allora alcuna militanza politica di sorta, non si tiro’ certo indietro e, anche grazie a lui,  i fascisti furono respinti .. ma rimase ferito alla testa e medicato e quindi il giorno dopo il suo nome fu su tutti I giornali … e lo impararono bene pure i fascisti … per cui quando, pochi mesi dopo, presero un’altra bella stranita sotto il vicino Liceo Tacito, qualcuno di loro pensò bene di fare il nome di Angelo addirittura come il presunto accoltellatore di uno di loro …

Angelo a quell’ora era al lavoro in cantiere ma fu lo stesso arrestato, condotto al minorile di Casal del Marmo ( allora si diventava maggiorenni ancora a 21 anni ), e solo dopo alcuni mesi gli inquirenti si presero la briga di verificare il suo alibi e scarcerarlo e scagionarlo dalle accuse …
credo che questo allucinante episodio sia stato largamente all’origine delle sue scelte future, politiche ed anche artistiche …. sempre nette, senza se e senza ma …. ma a me piace oggi ricordare non il militante e nemmeno il cantante …. ma quel ragazzo di periferia generoso ed altruista …

Un incontro molti anni dopo

Ci rincontrammo molti anni dopo, quasi quaranta, ad una festa di Rifondazione … e solo allora, guardandolo bene da vicino, aveva sposato una iscritta a Rifondazione del Quartaccio, capii che il “Sigaro” cantante della Banda Bassotti … che pure ascoltavo sulle cassette ma che non avevo mai visto dal vivo e dei quali ignoravo nome cognome … era lo stesso “Sigaro” ( già allora era il suo soprannome ) della mia quasi adolescenza … la presentazione fu bella ed anche un po’ commossa … da allora l’ ho rincontrato una sola volta, due o tre anni fa ad una iniziativa a Primavalle per il Donbass, o come diavolo si scrive, causa che I Bassotti e Angelo in particolare avevano sposato con la consueta generosita’ … che peccato …

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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