Berlusconi alla scuola di Andreotti: sarà a Bologna al fianco di Salvini

 

 

Alla fine Berlusconi, dopo un’estenuante tiramolla, accetta l’invito. Sarà domenica a Bologna per partecipare alla manifestazione della Lega di Salvini. Si rivela così fallace l’anticipazione della stampa amica, che annunciava proprio ieri il suo dietrofront.

“Non vado a Bologna, sono troppo bravo”

Così, su Libero Quotidiano, oggi [giovedì 5 novembre, ndb] Silvio Berlusconi ci aveva raccontato la sua scelta di non andare a Bologna per la manifestazione della Lega in programma l’8 novembre. Dopo il ripetuto annuncio che cosa ha innescato la retromarcia e poi la nuova conferma?

Io non sono un grande retroscenista: non so quindi se a spingere il Cavaliere a pensare di bloccare la trasferta siano state le pressioni dei suoi sottopancia, come anticipato nei giorni scorsi dalla stampa, o le grandi manovre in corso per un accordo di salvezza nazionale atto a scongiurare la conquista del Campidoglio da parte dei barbari a cinque stelle. O ancora la lettura dei sondaggi che confermano lo stallo raggiunto dal Carroccio nei sondaggi elettorali e il pareggio (al ribasso). Comunque a raccontarla così re Silvio ha confermato che è rimasto il ragazzino di settant’anni fa, quello che quando perdeva di brutto si riprendeva il pallone e se ne tornava a casa da solo … Ma il dispetto non sarebbe servito a fermare la partita e così alla fine Berlusconi ha scelto di ascoltare la lezione di Andreotti: gli assenti hanno sempre torto. Questo doppio movimento sembra confermare le ragioni di quanti, da posizioni identitarie e sovraniste, spingono su Salvini perché si affranchi definitivamente dall’abbraccio mortale del centrodestra e dal culto ossessivo di un’unità che rischia di essere una palla al piede piuttosto che un’opportunità.

[testo aggiornato venerdì 6 novembre, ore 16,45]

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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