La cattura di Curcio e Franceschini/4: la narrazione br

cattura di curcio e franceschini

Il volantino delle Brigate Rosse dopo la decapitazione del gruppo dirigente nel blitz di Pinerolo replica alla campagna di stampa. Né delazione né infiltrazione. La cattura di Curcio e Franceschini è frutto di un “provocatore”. Filologia rivoluzionaria

Compagni, domenica 8 settembre i compagni Renato Curcio e Alberto Franceschini sono caduti nelle mani del SID.

Nessun merito dei carabinieri nella cattura di Curcio e Franceschini

I comunicati che questo ha emesso e le manipolazioni della stampa ci inducono ad alcune precisazioni: la cattura di Curcio e Franceschini non è avvenuta, nel modo più assoluto, in seguito alla delazione o defezione di membri della nostra organizzazione, né quantomeno per opera di infiltrati.

Ma essa non è neanche da attribuire alle tanto sbandierate virtù investigative dei carabinieri e dei poliziotti torinesi, che non sono mai stati in grado di attuare alcun controllo sui movimenti dei due compagni.

Il ruolo di Girotto nella cattura di Curcio e Franceschini

La loro cattura è avvenuta in seguito ad un’imboscata tesagli attraverso Silvano Girotto, più noto come “Padre Leone,” il quale sfruttando la fama di rivoluzionario, costruita ad arte in America latina, presta l’infame opera di provocazione al soldo dei servizi antiguerriglia dell’imperialismo. Ma se il potere riesce con “brillanti operazioni” a colpire qualche nostro militante non riuscirà a neutralizzare la forza politica della nostra proposta strategica: la lotta armata per il comunismo.

La prova della paura della borghesia

Compagni, se la borghesia usa le stragi nei comizi e sui treni, scatena sempre più la polizia contro i proletari, ricorre ai servizi antiguerriglia internazionali, questo non è una prova di forza, ma dimostra la sua paura e la sua incapacità a risolvere la crisi di regime che, oggi più che mai, è la crisi della sua egemonia sul proletariato.

L’appello al passaggio alla lotta armata

Alla richiesta di potere che sale dalle lotte del proletariato i servi nostrani dell’imperialismo USA rispondono con le bombe, la polizia e la disoccupazione.
Il movimento ha un’unica strada per rispondere: organizzarsi sul terreno della lotta armata per portare l’attacco al cuore dello stato.

BRIGATE ROSSE
Settembre 1974

Fonte: Sebben che siamo donne

Per approfondire

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Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “La cattura di Curcio e Franceschini/4: la narrazione br

  1. la cattura di Curcio e Franceschini fu una benedizione per la storia delle B.R..Fossero rimasti questi due pesi morti a capo delle b.r. ,OGGI ESSE SAREBBERO UNA NOTA A PIE’di pagina nella storia minore dell’Italia.E’ con Moretti,uomo dotato di intelligenza e capacita’ superiore,che le B.R.fanno il salto di qualita’.Basta vedere il comportamento successivo dei due (a Franceschini manca di andare nel salotto di Barbara D’Urso,poi se li e’ fatti tutti)…Franceschini sperava che lo venissero a liberare.Non se lo sono filati proprio le b.r. di Moretti.

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