Corriere.it – Il negozio griffato di Delfo Zorzi a due passi da piazza Fontana
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L’incipit: Da piazza Fontana alla Galleria Vittorio Emanuele sono pochi passi. Eppure tra la strage neofascista del 1969 nella Banca Nazionale dell’Agricoltura e un negozio alla moda di borse e accessori che sta in via Ugo Foscolo 3 in forza di una concessione del Comune di Milano, non si immaginerebbe alcun nesso. E invece ora gli interrogatori di un amministratore, rimasto invischiato in una causa civile al tribunale di Milano e in una inchiesta per bancarotta in Procura, svelano che questo negozio monomarca «Oxus», tuttora attivo nel «salotto» del centro città, nell’estate 2010 è passato di mano insieme all’avviamento del marchio e a tutta la merce in magazzino, ma depurato dei debiti lasciati a zavorrare la società venditrice già in insolvenza per perdite apparenti di 15 milioni di euro: 3 mesi prima del fallimento di questo «Grup.P. Gruppo Pelle Italiana spa», teoricamente appartenente alla società di diritto cipriota «Meadcraft Holdings Limited», il 30 giugno 2010 il negozio in Galleria è stato infatti sfilato e venduto per un prezzo stracciato (quasi quattro volte inferiore ai soldi offerti poco prima da una grande casa di moda) a una società amministrata da uno svedese «di cui azionista – scrive il tribunale civile – era la stessa persona azionista del gruppo fallito e menzionata dall’amministratore al pm negli interrogatori, e cioè Hagen Roi, in italiano Delfo Zorzi».
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