La svolta dei fascisti del terzo millennio: CasaPound all’assalto dell’eredità missina

Negli ultimi mesi sono stati numerosi gli “endorsement” per la “tartaruga” di storici quadri neofascisti: dall’ex federale di Bari pupillo di Tatarella all’intellettuale genovese esponente della prima comunità rautiana. E la campagna acquisti negli ultimi giorni sta registrando un salto di qualità: a Siena sarà candidato sindaco un generale della Folgore protagonista di tutte le più importanti missioni di pace, Sergio Fucito. Ma il colpo grosso si registra a Genova. A pochi giorni dalla contestata inaugurazione della sede del Movimento nella città che scatenò una memorabile rivolta per impedire il congresso del Msi, il più noto esponente storico della destra genovese, Gianni Plinio, già vicepresidente della Regione Liguria, ha annunciato la sua adesione “da semplice militante”

[Il retroscena] La svolta dei fascisti del terzo millennio: CasaPound all’assalto dell’eredità missina. Scontro con Fratelli d’Italia

“Io personalmente domenica non andrò a votare, ma considerati i continui attacchi a CasaPound e che Fratelli d’Italia scenderà in piazza insieme al PD e alla giornalista di Repubblica Federica Angeli (che sosteneva Tassone, e qui mi fermo) dubito fortemente che i 6000 nostri elettori si recheranno alle urne per votare questo centrodestra. Ditelo pure al vostro “leader” Rampelli che viene a piazza Anco Marzio a fare il fenomeno e poi in radio dice che i nostri voti non li discrimina”. Carlotta Chiaraluce, la candidata di CasaPound più votata ad Ostia, va giù duro contro i rivali di Fratelli d’Italia. La posta in gioco è ben più importante del risultato elettorale della grande municipalità della Capitale.

 “L’accordo tra il centrodestra ed il Pd per il ballottaggio è probabilmente ormai raggiunto tanto che domani scenderanno in piazza insieme. Sarà una bella rimpatriata tra persone che hanno contribuito al declino di Ostia”. A sostegno di Carlotta scende in campo il fidanzato, Luca Marsella, candidato presidente di CasaPound eletto consigliere con il 9% dei voti. “Per sancire un accordo elettorale tra la candidata Picca ed il Pd – ha continuato Marsella – non serviva comunque appellarsi al pretesto di ‘mafia e squadrismo’, tema della manifestazione, che anche da un punto di vista storico non sono la stessa cosa. Evidentemente il centrodestra per un pugno di voti ha già dimenticato gli affari e l’arresto dell’ex presidente Tassone del Pd che ha fatto commissariare il Municipio per due anni”. La forzatura polemica è evidente: come dimostra la Sicilia, a prescindere da eventuali “ordini di scuderia” l’elettore medio di centrosinistra, educato da decenni alla logica feroce del voto utile, domenica, se va alle urne, vota Cinque Stelle per “fermare la destra”. LEGGI TUTTO in tiscali.it

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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