Brexit, deputata pro-UE uccisa a Leeds. Arrestato l’aggressore
Una deputata laburista, Jo Cox, schierata contro la Brexit in vista del referendum britannico sull’Ue del 23 giugno e a favore dell’immigrazione, è stata attaccata oggi a Birstall, vicino a Leeds, da un uomo che avrebbe gridato “Britain first” (la Gran Bretagna prima di tutto). E’ stata ferita con un coltello e anche con colpi d’arma da fuoco. La Cox, deputata di prima nomina, è in condizioni critiche e dopo l’attacco è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale di Leeds. Ha 41 anni e in passato si era occupata del conflitto siriano e della questione migranti. Cox si trovava nella sua circoscrizione per il consueto incontro con gli elettori. La deputata, sposata con due figli ,ha lottato con l’aggressore prima di crollare sanguinante per strada fra due automobili parcheggiate. Lo ha raccontato un testimone oculare, dicendo di aver individuato l’aggressore in un uomo con un cappello da baseball che a un certo punto, mentre la deputata cercava di tenerlo fermo, è riuscito a tirare fuori un’arma da una borsa e a sparare. Nello scontro il testimone ha visto coinvolto pure un altro uomo, che forse cercava di bloccare l’assalitore e che risulta pure essere stato ferito. E’ stato arrestato un uomo di 52 anni (nella foto). Il primo ministro David Cameron è stato informato dell’accaduto e ha espresso profonda “preoccupazione” per l’attacco, secondo Downing Street. Il leader del Labour britannico, Jeremy Corbyn, si è detto “totalmente scioccato”: “I pensieri di tutto il Partito Laburista sono con lei e con la sua famiglia”, ha detto Corbyn. Cox, laureata a Cambridge, ha lavorato all’Oxfam ed è nota per l’impegno per i diritti umani. Si è messa in luce in particolare nei mesi scorsi per un’iniziativa bipartisan sulla Siria per favorire una transizione politica in grado di mettere fine al conflitto in quel Paese. La campagna referendaria è stata sospesa. Il precedente più immediato, nello scorso mese di dicembre, è stato l’accoltellamento, alla vigilia delle elezioni municipali a Colonia, della candidata sindaco Henriette Rekker, assessore all’immigrazione, da parte di un fanatico xenofobo. La donna, già favorita nei sondaggi, fu poi eletta.
FONTE: Ansa
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