Sequestro Moro, il leader dei giovani dc liquida Imposimato: fantastorie

La teoria pistarola  dell’ex pm Imposimato sul sequestro Moro ha suscitato in questi ultimi giorni lo sdegno di Corsinovi, allora un giovane democristiano che era a stretto e quotidiano rapporto con il segretario Dc Zaccagnini. Il signor Corsinovi, nel 1978 presidente nazionale dei giovani dc, oggi consigliere provinciale del Pdl a Livorno,  sembra parlare in modo abbastanza sincero e convincente ma poi, approfittando della circostanza per cui Imposimato sminuisce di fatto la responsabilità politica del “partito della fermezza” in quanto tale nel tragico esito del sequestro dello stratega della Dc, arriva ipocritamente a rivendicare la giustezza della “linea della fermezza” stessa.Imposimato e Corsinovi diventano così complementari nella misura in cui nascondono la verità storica relativa alla responsabilità politica della Dc e del Pci (e pure dei super forcaioli del Msi e del Pri) e quindi del trasversale “partito della fermezza” sull’esito del sequestro Moro.

“Oggi a 35 anni di distanza Ferdinando Imposimato un ex magistrato che si è messo a scrivere libri, teorizza che dopo appena pochi giorni dal rapimento di Moro i nostri Servizi Segreti sapeva già dove le BR tenevano prigioniero il leader democristiano e che addirittura si erano installati al piano di sopra rispetto all’appartamento in Via Montalcini occupato dai brigatisti che tenevano prigioniero Moro.Una rivelazione a dir poco clamorosa ma assolutamente fantasiosa e che può essere solo il frutto di farneticazioni postume di alcuni giallisti interessati a riscrivere una sanguinosa e orrenda vicenda di terrorismo rosso.

 Vicenda dichiaratamente conclamata, verificata e scritta nella storia del paese e nelle pagine processuali oltre che nelle memorie scritte e nelle dichiarazioni dei brigatisti reo confessi. Può darsi che questo sia un altro, ennesimo, libro di fanta-storie di fantascienza politica, cosi come altri libri, libercoli e film si sono fatti sui quei drammatici 55 giorni del 1978.
 Alla tesi di Imposimato io non ci credo e comunque non sta in piedi perché non ha alcun tipo di riscontro documentabile. Ho seguito da vicino le varie fasi di quella vicenda, all’epoca ero il Presedente Nazionale dei Giovani democristiani, passavo molto tempo tra la sede nazionale del Movimento Giovanile DC in Largo Arenula e la vicinissima sede della Direzione centrale della DC in Piazza del Gesù.Partecipavo con altri giovani amici e dirigenti del Movimento Giovanile DC dell’epoca ad alcune riunioni della DC ed ero molto legato al Segretario nazionale del partito on. Benigno Zaccagnini. E anche io avevo i miei problemi e dovevo stare attento perché come molti di noi giovani DC ero più volte entrato nel mirino dell’estremismo rosso sia nella mia città a Firenze che a Roma.Non è vero che la DC e gli uomini del Governo non fecero nulla per salvare Moro. Stando spesso a Piazza del Gesù ho anche saputo direttamente degli incontri riservati tra alcuni degli esponenti democristiani e coloro che dicevano di avere “notizie” sui contatti che alcuni ambienti del partito socialista romano avevano con l’area dei simpatizzanti dell’estrema sinistra extraparlamentare, gente comunque poco attendibile, che diceva di credere nella “trattativa” e che le BR volevano trattare.
Circolavano sicuramente personaggi strani di vario tipo ma sicuramente non era gente dei servizi segreti, piuttosto millantatori e balordi di estrema sinistra in cerca di visibilità. Nessuno mai tra i dirigenti del partito e del Governo in Piazza del Gesù accennò ipotesi fantasiose come quella del coinvolgimento dei Servizi Segreti adombrata in diretta TV da Imposimato. Le sue teorie non reggono e le testimonianze indirette che lui dice di aver avuto non sono attendibili. L’allora ministro Cossiga , (uomo che come me veniva dalla corrente Dc della “sinistra di base”) era quasi tutti i giorni in contatto con la segreteria nazionale e gli uomini di Zaccagnini.Nessuno avrebbe mai potuto lontanamente nascondere una cosa così abnorme come quella ipotizzata da Imposimato.Lo posso dire perché ero a Roma in quei giorni e praticamente ho vissuto quei momenti insieme a buona parte del Gruppo dirigente democristiano nelle stanze della segreteria politica nazionale della DC in Piazza del Gesu.
Ero vicino a Zaccagnini, Pisanu, Belci, Bodrato, al capo Ufficio stampa della DC Umberto Cavina e a tutto,lo staff della segreteria. Ero nella sede di Piazza del Gesù anche il giorno in cui fu ritrovato il cadavere di Moro.Corsi giù in via Caetani a poche decine di metri da Piazza del Gesù quando uno dei dipendenti della Direzione centrale della DC, venne su in segreteria nell’ufficio di Cavina a dirci che c’era una macchina posteggiata in una stradina vicina olla sede e che stavano arrivando polizia e carabinieri e in quella macchina forse era nascosto il cadavere di un uomo. Corremmo in via Catetani ed ero lì quando un fabbro chiamato dagli artificieri della polizia aprì con la fiamma ossidrica il portellone posteriore della meledetta Renault rossa, in corrispondenza della targa perché avevano timore che il maniglione di aperture della portiera nascondesse una bomba e un dispositivo di scoppio che potesse far esplodere la vettura.Già dall’esterno si intravedeva la sagoma del cadavere e tutti capirono che si trattava di Moro.Tentare di riscrivere la storia della fine di Moro addossando la responsabilità politica della sua morte al mancato intervento delle forze di polizia e a misteriosi ordini impartiti dal Ministero degli Interni a “non intervenire con un blitz” per liberare Moro è una ennesima infamia contro la verità, contro la DC, contro la linea della fermezza adottata da tutte le maggiori forze politiche dell’epoca e contro lo Stato Democratico.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “Sequestro Moro, il leader dei giovani dc liquida Imposimato: fantastorie

  1. della serie maglio tardi che mai! mi sembra evidente dai fatti emersi fino ad ora, che Moro morto tornasse utile a molti! americani,pci, vaticano…..

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