Nethanyahu, le intenzioni di Hitler, il negazionismo e l’uso politico della storia

Le tesi principali dei negazionisti odierni sono che:
non sia mai esistita la volontà da parte dei nazisti di sterminare gli ebrei, ma solo di rinchiuderli in campi di concentramento;
non siano mai esistite camere a gas per uccidere gli ebrei;
il numero degli ebrei morti durante la Seconda Guerra Mondiale sia inferiore a quanto si ritiene;
che la narrazione della Shoah sia un utile artificio pensato per giustificare la costituzione dello Stato di Israele nel dopoguerra, e giustificare i crimini commessi dagli eserciti e governi Alleati durante la seconda guerra mondiale.

Così Wikipedia alla voce “Negazionismo dell’Olocausto”.

Oggi a sostenere la prima delle tesi principali arriva il premier israeliano, espressione dell’estrema destra sionista, che in un discorso ha detto

“Hitler non voleva sterminare gli ebrei, solo espellerli”. Ma in un incontro avvenuto nel 1941 a Berlino, il muftì disse al leader nazista: “Se tu li espelli, verranno tutti qui (in Palestina)”. Allora, secondo Netanyahu, Hitler gli chiese: “Cosa dovrei fare con loro?”. E la risposta del muftì sarebbe stata: “Bruciali”. Come ricorda oggi il quotidiano Haaretz, Netanyahu aveva già sostenuto tale tesi in un discorso tenuto alla Knesset nel 2012, quando definì Husseini “uno dei principali architetti” della soluzione finale. Una ricostruzione avanzata da diversi storici, ha sottolineato il quotidiano, ma respinta dai più accreditati ricercatori sull’Olocausto.

E’ di tutta evidenza che si tratta di una provocazione strumentale alla durezza dello scontro in corso con Hamas e l’Intifada dei coltelli ma un uso così sfacciatamente politico della storia dovrebbe comunque legittimare ogni dubbio sull’opportunità di mettere dei paletti o meglio delle catene per limitare la libertà di ricerca. Perché se no si rischia di mandare in galera qualcuno che sostiene le stesse tesi del “legittimo rappresentante del popolo ebraico”…

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “Nethanyahu, le intenzioni di Hitler, il negazionismo e l’uso politico della storia

  1. In memoria di MAURO DI VITTORIO: Roma, 20 maggio 1956 – BOLOGNA, 2 AGOSTO 1980.
    Anna Di Vittorio e Gian Carlo Calidori

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