No al dl sicurezza. Cortei a Roma (festoso) e a Torino (incazzato)

 I gilet gialli sono arrivati anche per le strade di Roma ma, a differenza di quanto accade a Parigi da circa un mese, i manifestanti che si sono dati appuntamento a piazza della Repubblica hanno trasformato  alcune vie del centro storico in una dance hall festosa per chiedere maggiori diritti per i migranti. Con indosso un gilet  fosforescente alcune migliaia di persone, soprattutto di origine centro africana, organizzati da Usb e Potere al Popolo, si sono radunate per sfilare in corteo fino a piazza Venezia. 

Anche Marx indossa il gilet giallo

“Get up, stand up, stand up for your right”, recitano le strofe di Bob Marley dagli altoparlanti del camion che ha aperto il corteo, parole ripetute sui cartelli portati in piazza da diversi manifestanti, ed è su queste note che buona parte dei manifestanti ha iniziato a ballare al centro di piazza della 
Repubblica prima di mettersi in cammino. Tra i cartelloni preparati dai dimostranti anche dei fotomontaggi con il ritratto di Karl Marx che indossa un gilet giallo sopra la giacca.

“Basta razzismo” e “No Salvini” i cori scanditi in avvio della manifestazione. “Indossiamo questi abiti perché siamo arrabbiati per il razzismo che dobbiamo subire ogni giorno. Molti di noi fuggono da guerre e povertà, chiediamo solo diritti, il permesso di soggiorno”, dice un ragazzo che 
proviene dal Mali. 

Una manifestazione colorata e pacifica

“Noi non siamo criminali, siamo lavoratori, siamo gli schiavi dei campi di lavoro che non volete vedere, quelli che raccolgono le verdure che poi mangiate. Immigrazione non vuol dire criminalità, noi siamo spesso sfruttati dalla criminalità, nei nostri viaggi per arrivare qui, sul lavoro. Chiediamo solo di non essere più invisibili, di ottenere diritti: casa, lavoro”.
Nel racconto di uno dei ragazzi che si sono alternati per raccontare le loro 
storie dal camion degli organizzatori del corteo per i diritti dei migranti, contro il dl sicurezza recentemente approvato dal Parlamento, ci sono quasi tutte le rivendicazioni di chi è sceso in piazza oggi a manifestare.
Diverse  migliaia di persone, soprattutto migranti centroafricani e studenti 
universitari, stanno confluendo a piazza Venezia, dove è terminato il corteo. Una manifestazione colorata dai gilet gialli ma pacifica, “piena di rabbia per il razzismo ma anche di orgoglio di vedere con noi tanti italiani”, spiega un 
partecipante, per chiedere casa, lavoro, reddito ed inclusione 
per i migranti. 

Gli anarchici in piazza a Torino

Il corteo torinese ce lo racconta la Repubblica.it:
Sabato di tensione nel cuore di Torino. “Nei centri cittadini si costruisce il velo di dimenticanza rispetto a quartieri poco lontani”, con queste parole circa 200 anarchici questo pomeriggio sono scesi in piazza Solferino contro il decreto Salvini. Verso le 16 tra cori e slogan, con fumogeni e striscioni, sono partiti in corteo attraversando le vie del centro, diretti a Porta Palazzo, il grande mercato ambulante affollato come ogni sabato.  Lungo il percorso hanno attaccato manifesti contro la speculazione economica di piazza della Repubblica e tappezzato i muri di scritte contro Salvini.
“Salvini fascista sei il primo della lista”, hanno intonato attaccando le misure del decreto sicurezza e le politiche nei confronti dei migranti. In via Garibaldi sono state imbrattate le vetrine della banca Intesa Sanpaolo. Numerose le forze di polizia e carabinieri schierate.
 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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