15.11.1886, nasce René Guénon, maestro della Tradizione

Pensare a un intellettuale francese convertito all’Islam fa subito immaginare che possa trattarsi di un potenziale terrorista, così come sapere che lo stesso personaggio sia pure un alto maestro massone evoca immediatamente la sua partecipazione a oscuri complotti o a disinvolte speculazioni bancarie: curiosamente René Guénon (1886-1951), pur avendo abbracciato la fede musulmana e scalato i vertici dell’esoterismo massonico, non diventò né un terrorista né un banchiere, ma fu invece un lucido e apprezzato pensatore, caposcuola del cosiddetto pensiero tradizionale, che annovera tra le sue fila Julius Evola, Frithjof Schuon, Titus Burckhardt, S.H. Nasr e altri maestri del ‘900…

René Guénon

La crisi del mondo moderno

Capita quindi a proposito, per poter meglio comprendere tanto l’Islam quanto le scuole di pensiero esoterico, una nuova edizione di uno dei testi più importanti del Guénon, quella Crisi del mondo moderno tradotta da Julius Evola, (Edizioni Mediterranee, pagg. 254, euro 14,50) che fu pubblicata per la prima volta da Hoepli nel 1937 e poi riedita ancora nel ’53 e nel ’72.

Il pensiero di Guénon è quanto di più anti-moderno si possa immaginare: per lui, come per gli altri pensatori «tradizionali», la decadenza è cominciata una decina di migliaia di anni fa, e tutto il periodo storico non ne è che l’ultima fase. La caduta, ossia l’allontanamento dal mondo metafisico, è diventata ancora più veloce a partire dal Rinascimento, poi con l’Illuminismo, e il Ventesimo secolo non ha fatto che accelerare ulteriormente il disfacimento.

I passaggi visionari del testo di Guénon

Questa edizione, riveduta e aggiornata da Gianfranco de Turris (in collaborazione con A. Scarabelli e G. Sessa), esce in un momento storico delicato, che, a distanza di novant’anni dalla pubblicazione originale, ne fa risaltare il carattere quasi profetico di alcuni parti, sia per quanto riguarda il degrado del mondo moderno che per apprezzare la civiltà del mondo antico. Leggere, oggi, i capitoli dedicati alla contrapposizione tra Oriente e Occidente, oppure alla critica dell’individualismo e alla inevitabile esplosione demografica del Terzo mondo, che il dilagare del consumismo avrebbe trasformato in invasione dei Paesi più ricchi, fa un certo effetto.

Così come fanno riflettere alcune affermazioni sulla presunta oscurità del Medio Evo, quando, ricorda Guénon, la Somma Teologica di Tommaso d’Aquino rappresentava un libro di testo che tutti gli studenti dovevano affrontare nella sua interezza, e tanto basti per stabilire la siderale distanza con gli studenti odierni, alle prese con ridicoli «crediti».
fonte. il Giornale/Luca Gallesi, 28 gennaio 2016

Un ricordo di Sandro Consolato

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Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “15.11.1886, nasce René Guénon, maestro della Tradizione

  1. Vorrei ricordare che gli ambienti più rigorosamente vicini a Guénon considerano la edizione di Evola imperfetta e che lo stesso Schuon si sia allontanato dal tracciato di Guénon.
    A mio parere la elaborazione della torinese Rivista studi tradizionali è essenziale per capire tutto questo.

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