14-15 giugno 1976: il sequestro Ambrosio, le Ucc e la cazzimma di Lotta Continua

ambrosio Si è rapidamente conclusa la vicenda del rapimento del grossista di carne Giuseppe Ambrosio, prelevato lunedì mattina a Roma di prima mattina dalle Unità combattenti comuniste. Ambrosio è stato trovato ammanettato a una brandina in un palazzo disabitato in pieno centro  vicino al Colosseo. Questa mattina i proprietari del palazzo – ex convento di suore – si sono incontrati con degli acquirenti. Un muratore entrato per fare un controllo è  stato affrontato da due persone, legato e imbavagliato. Non vedendolo più
uscire. L’amministratore delIo stabile è entrato a sua voIta e scoprendo il muratore legato ha chiamato iI 113. Più tardi in una stanza è state trovatoil grossista, mentre dei suoi custodi si è persa traccia. Ai poliziotti non è rimasto che riempire i taccuini di inutili numeri di
targa, Il questore ha annunciato che non sono stati ‘operati fermi. Due considerazioni le vogliamo fare.
I sequestratori sono stati sconfitti sul campo da un ignaro amministratore di immobili. Ciononostante c’era già pronto un piano di sacrificazione del grossista ad opera dei “duri” del ministero dell’interno, che minacciavano serrate di macellerie, ecc. [i rapitori, militanti delle neonate Unità combattenti comuniste, avevano chiesto per liberare l’ostaggio una distribuzione  di carni nei quartieri popolari a prezzi stracciati, ndb]
FONTE: Lotta continua 16 giugno 1976

Il giorno dopo, Lotta continua, impegnata nel rush finale della campagna elettorale per il voto politico del 20 giugno 1976, in cui ripone grandi speranze (e che invece con il suo disastroso esito, l’1.5% del cartello dei gruppi extraparlamentari contro il 33% del Pci ne segnerà l’inizio della fine) rilancia sbeffeggiando i militanti delle Ucc:

Mentre i 710 quintali di carne passano da un ,frigorifero alI’altro e ne è data per garantita · l’andata a male, è stato rapito questa mattina a Roma un grossista di pollame e uova, Renato Penterioni. Mentre scriviamo non è stata ancora avanzata alcuna richiesta. Non è dato sapere perciò quale tipo di riscatto sarà richiesto, se di quelli tradizionali in banconote, oppure del nuovo tipo a base di carne, uova ecc. Sul rapimento di stamane non si hanno molti particolari. Si sa che i rapitori avevano dei mitra. Tornando al rapimento del grossista di carni, brillantemente risolto ieri da un amministratore di stabili il quale a scanso di equivoci si è ora reso irreperibile, va ricordato il messaggio inviato ieri sera dalla cosiddetta Unità combattente comunista. Secondo loro «il ritrovamento» è ·da attribuire «a una casualità preventivamente calcolata».  Con scarso senso del ridicolo si aggiunga che «per questo motivo i compagni che si trovavano nei luoghi di detenzione,  dopo essersi garantiti lo sganciamento, non hanno eseguito la condanna inflitta al detenuto». E ci mancava anche questa! Tra processatori di grossisti e «duri» del ministero che mandano a male la carne e chissà cos’altro ancora, c’è proprio da disperare. Salvo che non sia tutto preventivamente calcolato.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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