Venezia, i no global smontano il tornello. I vigili riblindano l’accesso in città

veneziaUna trentina di giovani no global ha rimosso stamane a Venezia uno dei due varchi che il Comune aveva posto per regolamentare l’afflusso di turisti nel ponte ‘caldo’ del primo maggio. Si tratta del tornello ai piedi del Ponte di Calatrava, a Piazzale Roma. Il comandante della Polizia municipale, Marco Agostini ha disposto il ripristino del tornello e il sindaco di Venezia Brugnaro si è immediatamente recato sul posto per poi ispezionare la vicina centrale dei vigili urbani in cui è allestita la sala di monitaraggio degli accessi elettronici.
Già da stamane l’afflusso di turisti a Venezia si è fatto massiccio, al punto che da qualche ora sono sold out tutti i parcheggi di Piazzale Roma e le auto vengono dirottate al Tronchetto.

L’azione dei no global ha avuto grande visibilità. Le forze dell’ordine, dopo il blitz,  hanno fronteggiato insieme alla Polizia municipale, la trentina di attivisti. Dopo avere divelto la struttura, i no global l’hanno spostata di lato, sempre a Piazzale Roma, coprendola con uno striscione sul quale, tra l’altro, campeggia lo slogan “Venezia non è una riserva, non siamo in via di estinzione”.

I giovani del Centro sociale Morion hanno diffuso un comunicato per spiegare le ragioni della protesta culminata con lo spostamento del varco installato dal Comune. “Alla fine Brugnaro ce l’ha fatta. L’uomo che ama le grandi navi, l’uomo che non pone freno ai cambi d’uso, l’uomo che AirB&B va bene a patto il Comune intaschi una misera tassa, l’uomo che affitta la Scuola della Misericordia per festini privati, l’uomo del conflitto di interesse ai Pili, l’uomo che voleva comprarsi Poveglia, l’uomo che vuole trasformare Marghera nella Dubai europea, l’uomo del decoro ce l’ha fatta. Ha messo i tornelli a Venezia”. Per i no global, “le immagini della città sbarrata, dell’ingresso selettivo, della riduzione dell’urbano a parco a tema suscitano indignazione perché simboleggiano la resa definitiva di un’amministrazione che non solo si copre di ridicolo globale, ma che contemporaneamente alza le mani di fronte all’emergenza esodo, all’impoverimento demografico e sociale della città che amministra”. Questa misura, viene rilevato, “non va a colpire il turismo mordi e fuggi, esattamente l’opposto. Da una parte crea la figura di un cittadino legittimo, cosa di per sé antidemocratica, omogenizzante, passibile di essere interpretata in senso beceramente etnico-identitario. Dall’altra, imponendo un dispositivo di controllo ai danni dello stesso ‘Veneziano legittimo’, gli sta dicendo che è ormai espropriato della propria città”.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.