[Un corsivo velenoso contro uno dei tanti giornalisti di nera e giudiziaria embedded. I riferimenti sono a uno scandalo per gli appalti del San Carlo, le funi d'oro e al vicesindaco socialista accusato di collusioni con un clan della camorra attestato nel centro storico]
Il Grassone ha una palla magica (e non è quella della sua pancia). Come tutti i cronisti di nera gira con un trench gualcito. Ha qualche amico sincero tra i delinquenti (amicizia disinteressata - ben inteso) peccato che l'amico non sia un balordo e si sia fatto beccare per un reato commesso nell'esercizio della sua attività di pubblico amministratore (vabbe' - è una cattiveria parlare di fune in casa dell'impiccato - anche quando la fune è d'oro). Meno male che poi è diventato anche collega...
Il Grassone è molto ben informato. Quando il clan Mariano invece di passare il tempo a mettere nei guai uomini politici di specchiata reputazione si dedicava con indubbia professionalità a insegnare le buone maniere a vicini poco timorati - ha avvinto l'intero popolo della strada con le sue indiscrezioni sul tam tam dei vicoli. Indiscrezioni sempre molto precise. (E' evidente l'estensore di questa nota è roso di invidia per questo collega più capace).
Il Grassone, dicevamo, ha una palla magica, all'inizio del mese ha anticipato dalle pagine di un mensile locale a diffusione riservata che per un politico napoletano stavano per scattare le manette per la vicenda della LTr (qualcuno sa che Masciari ha la delega per la linea tranviaria rapida - qualcun altro maliziosamente ricorda che il quotidiano in cui lavora il Grassone ne ha sponsorizzato la battaglia contro il ministro taccagno e nemico di corrente). Ha sbagliato il bersaglio di poco o questa volta la cagliosa ha la botta ritardata?
IL LUNEDI' DELLA REPUBBLICA
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