23 ottobre 1976: durissimi scontri a Roma per il carovita
23 ottobre 1976 – Gravissimi scontri si verificano nelle vie del centro tra militanti del MSI che protestano contro l’inflazione e le forze dell’ordine. Gli estremisti di destra tentano di assaltare Palazzo Chigi, infrangono decine di vetrine e scagliano molotov e sassi contro le forze dell’ordine. Numerosi i feriti e i contusi. Gli scontri si protraggono per otto ore.
Così Venti anni di violenza politica, il grande database sugli anni di piombo, frutto di una ricerca dell’Isodarco, ricostruisce l’episodio che, a detta di Gabriele Marconi ispira una delle prime e più sulfuree canzoni di Marcello de Angelis, con tanto di citazione dantesca (… poca favilla gran fiamma feconda…):
Avevo già partecipato a qualche manifestazione del Msi e del Fronte della Gioventù. L’ultima era stata anche la più divertente: il corteo contro il carovita, per chi se lo ricorda, fu una bolgia infernale (… Scese radiosa la pioggia di fuoco che ricoprì la città…), proprio un bel casino con azioni toccata e fuga in tutto il centro di Roma (… mille folletti di fuoco danzanti resero allegre le vie…) e i celerini che non ci capivano più una sega.
Scese radiosa
Scese radiosa la pioggia di fuoco che ricoprì la città
Mille folletti di fuoco danzanti resero allegre la vie!
Qualche persona correva, era vestita di grigio
Strani guerrieri solcavan la notte portando la luce con sé
Rosso era il cuore, ma bianco era il viso, nera la notte per noi!
Un aspro profumo incombeva, ci commuoveva un po’ tutti
Ad un certo punto si udì del rumore come un boato, direi
Ora volava uno strano pulmino dipinto di bianco e di blu!
C’era un bambino vicino con dei fiammiferi in mano:
«Poca favilla, gran fiamma feconda!» tutti cantavan così
Mentre bruciavano strani animali, pantere o gazzelle non so!
Qualche falchetto volava, erano molti anche i corvi
Era finita la danza gioiosa, ero felice perché
Forse una fiamma di quella serata l’avevo accesa pur io!
Questi son giochi un po’ strani
Ricordate si fanno in silenzio!
La manifestazione contro il carovita è di spunto anche a un’altra canzone, di Massimo Morsello “Il battesimo del fuoco”