28.10: a Predappio la sagra della fascisteria strapaesana
Puntualmente ogni anno scatta la polemica sugli aspetti caricaturali di certi pellegrinaggi a Predappio in occasione del 28 ottobre.
Il video allegato, caricato giusto un anno fa sul mio canale youTube è l’ultimo clip del video “I colori del nero“, girato e montato nell’estate 2004.
All’epoca era attiva la Guardia d’onore Mussolini, poi sciolta… Un’esperienza interessante per dimostrare che non tutto Predappio è circo Barnum.
L’intervistato è Gabriele Adinolfi, promotore con Rainaldo Graziani della Guardia. La voce recitante è di Miro Renzaglia che performa il suo “Qualcuno era fascista“. I guardiani di turno quel giorno militanti di Foro 753.
Nei giorni scorsi, nei social media ha girato una riflessione interessante sulla questione, proposta da “Avanguardia Bergamo“, uno che ha vissuto l’esperienza della Guardia d’Onore.
La testimonianza di una Guardia d’onore
Accade da anni ogni 28 ottobre. A Predappio si riversa un aggregato multicolore di pagliacci. Facce che non vedi tutto l’anno , perché per “la politica attiva non hanno tempo”, ma che son “Fascisti dentro” e non potrebbero mai mancare – parole loro- di “andare a dar un saluto allo zio Benito”.
La macchina organizzativa parte circa un mese prima : sms, messaggi, passaparola, col ras di turno che ammonisce tutti i suoi compari “di non mancare”, di “esserci assolutamente”.
Si preparano gli striscioni, magari col nome della propria città , perché quando faranno i filmati, potranno dire d’esser stati “presenti”.
Si preparano le improvvisate divise – rigorosamente nere- gli stivali, i fez, giusto per “distinguersi dalla massa”, da quei tanti – umili, onesti e in buona fede- che quel giorno si recano a far visita al Padre della Patria.
Ma che ogni anno si trovan davanti questi improvvisati condottieri in maschera pronti e decisi a far la “rivoluzione”, a far comizi urlanti all’interno del Cimitero, magari con qualche parolaccia che scappa, ma che va bene lo stesso, perché rende il discorso più “duro” .
E le urla finali, gli “ejaeja” , i “W il Duce” con la voce che -inevitabilmente- tradisce che, oltre ad aver fatto il pieno di benzina per arrivare a Predappio, si è fatto pure il pieno di vino.
Una gita tra pranzo e shopping
Qui il giornalista di Rai 3 o Repubblica trova pane per i suoi denti e sa chi andare ad intervistar : “storici improvvisati” , ragazzotti in maschera che candidamente ammettono di votare Lega o 5 stelle , macchiette d’avanspettacolo.
Ma non è finita, c’è il pranzo. Tra rutti e alzate di calici ripartono gli “ejaeja” e i “saluti al Duce”.
Una giornata di “festa” va onorata a dovere, perché poi domani si torna alla vita grigia e anonima di tutti giorni. E poi l’atto finale del “giorno da leoni”. Lo shopping: busti e magliette , calendari e cappelli . Di libri – chiaramente – non se ne parla nemmeno .
Anni fa la Guardia d’ Onore – di cui facevo parte – il 28 ottobre non montava di proposito per esser d’ esempio a taluni pagliacci. Mi ricordo che a un tale, che aveva decisamente esagerato e offeso la Guardia d’ Onore, un 28 ottobre venne rotto un braccio . . . Troppo pesante ? Forse no. Non ce ne vogliano tutti coloro che si recano a render omaggio a Benito Mussolini con Rispetto e Decoro, ma sembra davvero che un innato senso della ridicolaggine faccia fatica ad essere estirpato .
Ognuno di noi si faccia una domanda e si risponda da solo : “Quando andate a trovare i Vostri Defunti , ci andate vestiti da carnevale? Non sarà ora di smetterla?”.
Sono assolutamente d’accordo con Lei! I miei primi ricordi di bimba sono quelli dei 33 giri con i discorsi del Duce che mio padre aveva. Dopo un periodo di rifiuto, oggi, a 56 anni ho capito che mio padre aveva ragione. Sono orgogliosamente Fascista! E con le pezze al culo! Xche’ nella mia vita ho cercato giustizia. E mi hanno messi col culo x terra! Non conosco comunisti poveri!
Proprio bello il documentario e “qualcuno era fascista”. Geniale. Per il resto, abito vicino Predappio.. Non posso che concordare su quasi tutto, però metterei il focus su chi va in buona fede ed in forma composta, e sono tanti…