28.10: anniversario della Marcia tra rito, folclore e repressione

In questi giorni infuria la polemica sugli aspetti caricaturali di certi pellegrinaggi a Predappio in occasione del 28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma. Questo che ho pubblicato sul mio canale youtube è l’ultimo clip del mio video “I colori del nero”, girato e montato nell’estate 2004. All’epoca era attiva la Guardia d’onore Mussolini, poi sciolta… Un’esperienza interessante che mi dicono sarebbe in fase di rilancio proprio in questi giorni. L’intervistato è Gabriele Adinolfi, promotore con Rainaldo Graziani della Guardia, la voce recitante è di Miro Renzaglia che peforma il suo “Qualcuno era fascista”, i guardiani di turno quel giorno militanti del Foro 753 …

anniversario della Marcia

La tradizionale ricorrenza della Marcia su Roma, con la sua stanca ritualità di pellegrinaggi a Predappio e cene nostalgiche, riporta alla ribalta mediatica il tema del folclore fascistoide, che è cosa profondamente diversa dal problema dell’attivismo politico. La vestale dell’antifascismo democratico, Emanuele Fiano, ha avanzato a inizi ottobre una proposta di legge, corroborata da decine di firme, per  introdurre una specifica figura di reato di “propaganda del regime fascista e nazista” che si spinge persino a vietare il pacchianissimo merchandising (dalle calamite alle bottiglie di vino “nero”) che costituisce significativa quota del Pil della cittadina romagnola.

Il problema non è il folclore innocuo …

La propaganda del regime fascsta (articolo 293 bis) dovrebbe andare a inserirsi in quella sezione del codice penale (dal 241 al 313) dedicata ai delitti contro la personalità dello Stato che punisce le associazioni sovversive, le bande armate, le insurrezioni e i reati di terrorismo. Francamente, a vedere la foto della banda musicale in gita domenicale a Predappio che furoreggia su facebook, io mi preoccuperei piuttosto di lasciare questa valvola di sfogo a dei soggetti platealmente innocui.

… ma il dilagare dell’ossessione securitaria

Anzi, visto che Fiano risulta essere il responsabile della sicurezza del Pd, mi permetto di suggerirgli – a partire dalle giuste considerazioni espresse sul suo blog – l’importanza di una iniziativa politica seria sulla ossessione securitaria che dilaga dai media alla gente, trasformando in un eroe popolare (ben oltre gli steccati fascio leghisti) il Sicignano di turno. Il problema non sono i nostalgici una volta all’anno ma i tifosi di un’idea sempre più aggressiva e pericolosa del diritto alla difesa: e ce ne sono parecchi anche tra gli elettori del Pd.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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