29 ottobre 1974: i nappisti Sergio Romeo e Luca Mantini uccisi in una rapina

sergio romeo e luca mantini

Dal blog di Salvatore Ricciardi due pensieri su Sergio Romeo e Luca Mantini e una scheda sul collettivo Jackson, la struttura di movimento fiorentino che partecipa alla fondazione dei Nap. A seguire, ad aggiornare il post, la scheda biografica di Pasquale Abatangelo, arrestato per la rapina in cui sono ammazzati Sergio e Luca. Opera di Davide Steccanella in “Gli anni della lotta armata”

Giuseppe Romeo «Sergio», giovane extralegale, napoletano, muore a soli vent’anni, falciato dai carabinieri insieme a Luca Mantini, 25 anni, nel corso di un’azione di autofinanziamento dei Nap. Come molti altri militanti dei Nap, fu tra i più coerenti fautori della struttura politico-militare extralegale, a Napoli. [Roberto SilviLa memoria e l’oblio, 2009]

Liberare tutti. Il seme gettato da Lotta continua ha germogliato. In tanti all’interno dei penitenziari hanno raccolto e fatto proprio il dirompente messaggio di Lc. E’ nata una generazione di ex detenuti trasformati in quadri politici. Tornare indietro è impossibile. Dentro e fuori le carceri i Dannati della Terra inseguono una sola cosa. Il riscatto. [Valerio Lucarelli, Vorrei che il futuro fosse oggi, 2010]

Il collettivo Jackson

Nel 1973 nasceva il Collettivo George Jackson, nel carcere delle Murate a Firenze. Il compagno Luca Mantini militante dei Lotta Continua, in carcere per scontri contro i fascisti durante un comizio del Msi, fu uno dei primi a rompere la separazione che fino ad allora esisteva tra detenuti politici e detenuti comuni. Luca ebbe la capacità e la sensibilità di vedere in alcuni giovani extralegali fiorentini (in genere rapinatori) i nuovi soggetti della trasformazione avvenuta nel mondo extralegale che produceva dei ribelli al posto dei malavitosi.

Così andò in una cella dove erano i più vivaci giovani extralegali: la miscela fu esplosiva e con quei compagni di cella Luca fondò il collettivo George Jackson, riprendendo il nome di un giovane rapinatore statunitense che in carcere si policizzò diventando membro delle Pantere Nere. In seguito quei giovani extralegali daranno vita ai Nap (Nuclei armati proletari). Luca Mantini verrà ucciso il 29 ottobre 1974 durante un esproprio a una banca di piazza Alberti a Firenze insieme a un altro compagno napoletano, Giuseppe Romeo Sergio». LEGGI TUTTO

Riccardo Venturi

Il testo che segue è invece tratto dal sito di Riccardo Venturi Canzoni contro la guerra. La canzone di cui si parla nell’attacco del pezzo è stata rimossa da youtube e quindi il riferimento sembra capriccioso, ma la storia resta tutta da leggere

Questa è, al tempo stesso, una canzone a caldo e a freddo. Parla, in senso generale, di vite, di scelte e di lotte; e di disperazioni, e di galere, e di rivolte. Parla pure, però, di un fatto ben preciso; accadde a Firenze, in piazza Leon Battista Alberti, il 29 ottobre 1974. Quarant’anni fa.

In questo sito, a pensarci bene, di canzoni che parlano di banditi ce ne sono parecchie; abbastanza per tirarci su un “percorso”, probabilmente. Oggi però non si parla di romantici e lontani “fuorilegge” o “outlaws”, si parla di due proletari armati per i quali la morte, come la canzone dice esattamente, era già preparata e da servire con cura. Si chiamavano Luca Mantini, 25 anni all’epoca, di Firenze; e Giuseppe Romeo, detto Sergio, vent’anni, di Aiello del Sabato in provincia di Avellino. Si parlerà anche, più in avanti, della sorella di Luca.
So bene di addentrarmi in un terreno pericoloso, di quelli che possono far sobbalzare parecchie “anime candide”, vere o finte, specialmente in questi tempi. Ne sono perfettamente cosciente, ed aggiungo pure che, se non lo avevo fatto prima, è solo perché la canzone del Collettivo Víctor Jara non è stata presente in Rete fino al 27 agosto 2014, quando l’ha messa sul Tubo Daniele Trambusti, un membro stesso del Collettivo.

Non un bandito, ma due. Furono ammazzati come cani dai carabinieri, durante una rapina a una filiale della “Cassa di Risparmio”. Quel giorno, il 29 ottobre 1974, avevo undici anni, e abitavo a nemmeno un chilometro e mezzo da quel posto; vidi tornare a casa mio padre, che ci era passato tornando a casa senza sapere niente e con un cadavere ancora là, terreo in volto. Erano tempi strani e particolari. Era lo stesso padre, il mio, che ugualmente terreo aveva voluto spiegarmi, pochi mesi prima venendomi a riprendere a scuola, che cosa era accaduto quella mattina a Brescia usando parole chiare: maledetti fascisti. LEGGI TUTTO

FONTE: Canzoni contro la guerra/Riccardo Venturi

Pasquale Abatangelo

Pasquale Abatangelo (Firenze, 2 novembre 1950), figlio di meridionali emigrati in Grecia e trasferiti a Firenze, viene arrestato ingiustamente da minorenne e poi per una rapina. Alle Murate incontra l’ex LC Luca Mantini, che aveva creato il gruppo George Jackson, e quando esce di prigione fonda con lui la colonna dei NAP. E’ arrestato alla prima azione, in Piazza Alberti, il 29 ottobre 1974, nella rapina in cui muoiono Luca Mantini e Sergio Romeo. Poco dopo viene arrestato anche il fratello Nicola.

Il 9 febbraio 1975 riesce a evadere dalle Murate insieme a Dante Saccani, ma il 25 febbraio è ripreso a Parma, e da quel
momento trascorre più di venti anni in carcere, aderendo alle Brigate Rosse, che nell’aprile del 1978 lo indicano tra i 13 militanti da liberare in cambio del rilascio di Aldo Moro.

Nel 1995 ottiene la semi-libertà e nel 2001 la liberazione condizionale; inizia a lavorare come parcheggiatore nella cooperativa fiorentina SCAF, che dopo averlo eletto delegato sindacale nel 2002 lo nomina consigliere e, in seguito, costituisce con il Comune di Firenze una società mista, la SAS, che gestisce per conto di Palazzo Vecchio la segnaletica cittadina.

Nel 2017 ha pubblicato con DEA Correvo pensando ad Anna, dedicato alla sua compagna, in cui racconta la propria storia e quella dei NAP e dove si legge:

«Prendete un ragazzino e destinatelo alla povertà. Poi speditelo lontano da sua madre, in un posto dove non vuole stare e, se disubbidisce, punitelo severamente. Mettetegli davanti agli occhi dei vecchi abbandonati. Fategli anche subire qualche molestia dai preti. Quando diventa grande, mostrategli che la polizia e i carabinieri sono lì per fregarlo, in nome della legge e della sicurezza delle persone perbene. Cosa potete aspettarvi? Che si faccia sfruttare contento? Che vi dica grazie? Appena può, quell’animale morderà. Non penserà nemmeno di essere una vittima. Morderà e basta».

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “29 ottobre 1974: i nappisti Sergio Romeo e Luca Mantini uccisi in una rapina

  1. Sono nato nel 1939 e quegli anni li ho vissuti col cuore e con la mente. Ho vissuto intensamente gli anni ’60-’80…poi era tutto finito, come avevano programmato i “signori della guerra sociale”. Oggi , le nuove generazioni, dovranno riprendere un “percorso interrotto”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.