3 giugno 1949, il giorno che non uccisero a Forlì l’operaia Jolanda Bertaccini

3 giugno 1949, Forlì: nei primi mesi del ’49 dalla fabbrica di fibre artificiali Mangelli sono licenziati in blocco 218 dipendenti. Viene proclamato lo sciopero ma un certp numero di crumiri consente di non fermare la produzione. I lavoratori decidono di picchettare la fabbrica. La polizia, per impedire che siano disturbati i crumiri, carica i dimostranti. Muore Jolanda Bertaccini.

Così Gian Pietro Testa, grande inviato, mio direttore a “Senza prezzo”, primo quotidiano freepress d’Italia. Nel suo romanzo “Il linciaggio” racconta una delle storie più crudeli della guerra di classe nell’Emilia Romagna del secondo dopoguerra. In una nota elenca i tanti morti. Nell’elenco precede la Bertaccini Maria Margotti, uccisa il 17 maggio a Molinella, la seguono i sei operai massacrati alle fonderie di Modena il 9 gennaio 1950. Dall’elenco manca il bracciante ucciso nel ferrarese proprio il 4 giugno 1949. Perché la sua storia è quella che ispira il romanzo. Ma ne parleremo domani

Gian Pietro è vecchia scuola. Pistarolo di razza, grande esperto di terrorismo, maniacalmente attento alla conferma del dettaglio. Eppure in questo caso si sbagliava. Per fortuna. Jolanda Bertaccini non è morta. Una storia che ci ricorda quella del nostro antico compagno Vincenzo Caporale, un altro redivivo di cui abbiamo raccontato la storia.

Lo sciopero alla Mangelli

La buona notizia ce la dà Romagna oggi, quotidiano regionale, che ricostruisce la storia in occasione del cinquantennale, attingendo a una fonte autorevole, l’Istituto provinciale di storia della Resistenza e dell’età contemporanea: la combattiva operaia è sopravvissuta alle gravissime ferite ed è morta ultraottantenne nel 2001. La scheda sul sito ci racconta di

“gravi incidenti davanti alla Mangelli, quando 400 operai dei 1400 chiamati con cartolina, provenienti dal circolo Mazzini, sotto la scorta della polizia, entrano in fabbrica; la polizia spara sulla folla che occupa il piazzale antistante la fabbrica, gravemente ferita l’operaia Jolanda Bertaccini, e ad un braccio il bracciante Antonio Magrini. Tensione in città Arresto di 120 tra operai e cittadini. La Cgil proclama lo sciopero a partire dalle ore 16, esteso a tutta la provincia per la giornata del 4”.

In buona compagnia

Gian Pietro Testa è in buona compagnia. Nella prima pagina di google alla ricerca su Jolanda Bertaccini, tranne il quotidiano, rispondono tutti dandola per morta: un blog di Il Centro, i libri Contro tutte le mafie e La mafia in Italia di Antonio Giangrande, poi quattro siti della sinistra radicale: la fondazione Cipriani, l’Osservatorio contro la repressione e Poliarchia.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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