Da Mancini a Meloni: il dovere di essere esempio

meloni
meloni al family day

Questo ragionamento può funzionare tanto per Roberto Mancini quanto per Giorgia Meloni e ha un’evidente connessione con uno dei miti fondativi della fascisteria: il dovere per i capi di essere esempio. Vale, per altro, al netto della tara che va fatta alla feccia dei social network, alla canaglia che dietro la (presunta) protezione della tastiera anonima si scatena nell’ignobile arte del troll.
E cominciamo quindi dal mister. Dieci giorni fa coglie l’occasione di una crisi isterica dell’avversario, un sanguigno toscano comunista della scuola Brega, per lanciare una campagna sul dovere dei personaggi pubblici di onorare i pilastri del politically correct non cedendo alle tentazioni del linguaggio da caserma e da bar sport. Gli va male, ma in questo caso è irrilevante e quindi andiamo oltre.

Domenica scorsa, invece, è lui a uscire di testa. E quindi, in sequenza, si fa espellere per una protesta ingiustificata, manda i tifosi che lo dileggiano a prenderla nel culo sollevando il dito medio in un gesto inconfondibile, offende ripetutamente la giornalista che lo intervista per uno di quei network televisivi che contribuisce decisivamente a pagare le sue robuste spettanze. Morale: se tu invochi elevati standard etici e stilistici poi non puoi fare l’esatto contrario perché ti dice male sul campo…
E veniamo alla signorina Meloni. A cui facciamo i più fervidi auguri per l’annunciata maternità, esprimendole solidarietà contro tutti i fetenti che l’hanno offesa e insultata. Ciò chiarito, però, rivendichiamo il diritto di muoverle un’esplicita critica politica. Sei al Family Day, una manifestazione che ha riunito 2-3oomila persone mobilitate contro le unioni civili, in difesa della famiglia tradizionale. Giorgia Meloni è abbastanza giovane (ha appena compiuto 38 anni) ma dovrebbe sapere che fino a 7 anni prima della sua nascita, in Italia, esisteva un unico tipo di famiglia: marito e moglie restavano tali per il diritto finché morte non li avesse separati. E solo nel 1968 e 1969 erano stati dichiarati incostituzionali i reati speculari (tipo corruzione e concussione) di adulterio e concubinato per cui, giusto per fare un esempio, era stata arrestata la ‘dama bianca’ di Fausto Coppi. E quindi è sommamente inopportuno che esterni al Circo Massimo la tua legittima felicità se questa maternità (che resta sempre e comunque una benedizione) è fuori dai canoni della famiglia tradizionale che tanto sta a cuore al tuo popolo (ma non ai colleghi: non ce n’è uno che è in regola su questo terreno, da Salvini a Casini, da Berlusconi a Formigoni).

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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