Offese sull’Heysel, ultras bianconeri vandalizzano ritrovo “granata”
Sarebbe stato uno screzio con un ultrà del Torino, cliente del locale, a innescare il raid notturno di una sessantina di ultrà della Juventus in una vineria del centro del capoluogo piemontese, noto ritrovo della tifoseria granata. Su questa ipotesi si muovono gli investigatori che stanno analizzando anche tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza di via Mercanti, dove è avvenuto l’episodio.
Il gruppo di juventini, a bordo di due autobus, aveva appena finito di partecipare alla commemorazione delle vittime dello stadio Heysel di Bruxelles, 31 anni fa. Quando la carovana è passata davanti al locale, il supporter granata avrebbe fatto qualche commento offensivo innescando la violentissima reazione. Il locale è stato vandalizzato e gli ultras si sarebbero appropriati anche di beni degli avventori che hanno abbandonato il locale per paura di subire anch’essi la rappresaglia. Il titolare della vineria, anche lui di fede granata, da anni non fa più parte del tifo organizzato ed è rimasto del tutto estraneo alla discussione. Nel parapiglia un tifoso granata è rimasto ferito in modo lieve ma ha rifiutato di farsi medicare dal 118.
L’ultimo episodio di violenze da parte di tifosi juventini contro locali “granata” risale alla vigilia dell’ultimo derby. Il rogo del “covo” fu stigmatizzato da uno dei leader storici, Beppe Franzo, che dichiarò l’estraneità dei gruppi della Curva Sud
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