E a Parigi il terrore islamico irrompe in diretta Facebook

Ancora sangue, ancora terrore, ancora una rivendicazione dell’Isis. Nella Francia blindata per l’allerta terrorismo e l’Euro 2016 una nuova agghiacciante spedizione di morte viene firmata col nome del Califfato, con modalità spettacolari e feroci: un collegamento Facebook live nella casa delle vittime, una coppia di funzionari di polizia a Magnanville, nell’hinterland di Parigi . Un uomo poi neutralizzato dalle forze speciali ha brutalmente ucciso in strada l’uomo e si è poi barricato prendendo in ostaggio la compagna, poi ritrovata morta, e il figlio di tre anni della coppia. Larossi Abballa, il killer, era sotto inchiesta della magistratura per collegamento con una filiera di jihadisti collegata alla Siria e il suo telefono era controllato. L’indagine è stata affidata alla procura antiterrorismo per tre motivi fondamentali: l'”obiettivo” (la polizia), il ‘modus operandi’ dell’assalitore e le “parole da lui pronunciate” durante il negoziato con le teste di cuoio del Raid. Prima ancora della rivendicazione dell’Isis, arrivata a tarda notte attraverso l’Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato, l’uomo avrebbe dichiarato agli agenti di agire per conto dello Stato islamico. Due individui sono stati fermati nell’ambito dell’inchiesta: sarebbero “vicini” al killer ma “non familiari”.

Intorno a mezzanotte, dopo il definitivo fallimento delle trattative, le forze speciali hanno lanciat il blitz uccidendo il killer e ritrovando il corpo senza vita della donna mentre sono riusciti a trarre in salvo il piccolo indenne. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha espresso “infinita tristezza” per l’accaduto e ha reso omaggio al “sangue freddo” delle forze speciali. Il dramma si è consumato poco prima delle 20.30 quando al rientro a casa,  l’ufficiale di 42 anni è ucciso da nove pugnalate. Il killer accede all’abitazione della vittima e prende in ostaggio la compagna – 36 anni, segretaria nel commissariato di Mantes-la-Jolie, a due chilometri dal luogo del duplice omicidio – e il figlioletto di tre anni. Le forze dell’ordine arrivano sul posto. Cominciano le trattative per convincere l’omicida ad arrendersi, ma lui è asserragliato all’interno, prima non risponde, poi, dichiara di essere dello Stato islamico. Il quartiere viene blindato, gli abitanti fatti uscire di casa, tagliati luce e gas. Verso mezzanotte, due forti detonazioni e l’assalto delle teste di cuoio del Raid, le stesse che intervennero all’Hyper Cacher nel gennaio del 2015. Durante il blitz, l’uomo avrebbe aperto il fuoco contro gli agenti, il che li ha indotti a ucciderlo per legittima difesa. Poi la macabra scoperta del corpo senza vita della donna, sgozzata. Salvo solo il bimbo, “sotto choc ma indenne”,

Il killer era un francese di origini maghrebine, Larossi Abballa, aveva 25 anni ed abitava a Mantes-la-Jolie, poco lontano dal luogo dell’assassinio. Era già stato condannato, nel 2013, insieme con altre 7 persone, per aver partecipato all’invio di jihadisti in Pakistan. In uno dei video postati su Facebook dal killer di Parigi,  si vede il figlio dei due poliziotti uccisi, unico superstite dell’attacco, seduto dietro di lui, sul divano. Davanti al piccolo, il terrorista dice: “non so ancora che farò di lui”.

Ugo Maria Tassinari

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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