17 novembre 1986: due donne di Action Directe uccidono George Besse, presidente Renault

george besse

Georges Besse è un imprenditore francese, fondatore della Eurodif e presidente della casa automobilistica Renault, ucciso da un commando di Action directe, l’Unità combattente Pierre Overney, un militante maoista ucciso da un vigilante della Renault .

La biografia del supermanager

Nato in una famiglia di operai, si laurea all’École polytechnique di Parigi, specializzandosi nell’utilizzo dell’energia atomica. Entrato nel Commissariato per l’energia atomica, nel 1973 fonderà la Eurodif (European Gaseous Diffusion Uranium Enrichissement Consortium), azienda specializzata nell’arricchimento dell’uranio e nello smaltimento delle scorie nucleari. Chiamato a risollevare le sorti finanziarie della prima casa automobilistica francese, intraprese un percorso finanziario che prevedeva il licenziamento di 21.000 addetti nell’arco di due anni. Quest’azione decisionista portò alla reazione terroristica ed alla sua uccisione, avvenuta davanti alla sua abitazione di Montparnasse.

4 condanne all’ergastolo

Il tribunale speciale competente per i casi di terrorismo ha condannato nel gennaio 1989 all’ergastolo quattro capi ”storici” di Action directe, per l’omicidio. La pena è stata inflitta a Nathalie Menigon e Joelle Aubron, di 31 e 28 anni, quali esecutrici del delitto, e Jean Marc Rouillan e George Cipriani, di 37 e 38, per complicità. Avevano catturato i quattro nel febbraio del 1987 in una fattoria isolata nell’hinterland di Orleans, a Vitry Aux Loge.

Dai materiali ritrovati nel covo emergono evidenti i collegamenti tra Action Directe, Raf e Cellule comuniste combattenti belghe. Non solo scambi d’ informazioni, di istruzioni e di piani da eseguire nei tre paesi, ma armi ed esplosivi provenienti dalla Germania e dal Belgio: le pistole e i fucili mitragliatori usati per assassinare il generale Audran e il direttore della Renault, George Besse, gli esplosivi usati per vari attentati in Francia provengono dai canali tedeschi e belgi.

La morte di Joelle Aubron

I sette componenti della giuria hanno impiegato 75 minuti per accordarsi sul verdetto dopo cinque giorni di dibattimento. Gli imputati non erano in aula alla lettura della sentenza. Avevano partecipato solo alla prima udienza).
Nel febbraio 1988 i quattro imputati avevano avuto una prima condanna  a 10 anni di carcere per associazione a delinquere. Menigon ad altri 10 anni per il tentato assassinio di due poliziotti, nel maggio dell’83.
La Aubron è morta di cancro il 1 marzo 2006. L’avevano scarcerata per motivi di salute nel 2004 dopo un intervento per un tumore al cervello.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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