Anni di piombo: così Giuliano Ferrara è arruolato in Lotta continua

Riprendiamo l’analisi del testo di Michele Di Salvo sugli anni di piombo.

Ma perché alla fine questa storia, che e’ la nostra storia, e questo già basterebbe, e’ così importante e ci riguarda e tocca ancora oggi? Perché molti di questi nomi sono tutti ancora lì, e fanno la politica del nostro Paese. E ci dicono tutti i giorni cosa dovremmo e non dovremmo fare, mentre hanno deciso cosa dobbiamo e non dobbiamo sapere, con il pieno diritto di scegliere a cosa e di cosa rispondere e a cosa e di cosa no. Alcuni li abbiamo già incontrati incidentalmente, come ministri di vari governi, protagonisti con incarichi importanti in questa o quella strage, venendo meno al proprio compito di darci verità, quando non hanno fatto di peggio, mentendo consciamente e coprendo le vere responsabilità. Altri, i seminatori di parole, quelli che creavano la retorica che armava le menti e spesso le mani dei giovani, sono ancora li che fanno esattamente lo stesso mestiere, solo meglio pagati. E allora conosciamoli meglio, citando solo i partiti e i movimenti ormai disciolti, spesso per decreto legge, perché collegati alla banda armata…

E partiamo dalla fine. I partiti e i movimenti disciolti per decreto legge sono solo di destra e per violazioni della legge Scelba o Mancino. La stessa Terza posizione, che ha avuto alcuni dirigenti condannati per reati di terrorismo e per associazione sovversiva e banda armata, NON è stata sciolta ma si è autodissolta. Nel lungo elenco successivo ci sono numerose organizzazioni che hanno svolto regolare attività politica, confluendo prima in Democrazia Proletaria e poi di lì rientrando nel Pci hanno partecipato all’esperienza di Rifondazione comunista. Del tutto errata poi l’idea che “siano ancora là”: nei successivi elenchi, oltre ai numerosi errori di appartenenza, ci sono morti da vent’anni, ci sono persone che non fanno politica da decenni, ci sono autentiche farneticazioni. Ma procediamo con ordine. I testi in corsivo sono i miei:

Erano membri di lotta continua i deputati: Marco Boato (non è più deputato dal 2006), Mimmo Pinto (a casa dal 1983), Luigi Menconi (Manconi, ovviamente), Paolo Cento (ex dal 2008), Gianfranco Micciché (tutta la carriera parlamentare l’ha fatta nel centro destra), Marco Rizzo (è stato europarlamentare dal 2004 al 2009), Roberto Rosso (qui è evidente l’errore di omonimia: il Rosso deputato è un ex dc, mentre c’è un leader di Lc che poi è tra i fondatori di Prima Linea che si chiama così ma non è mai stato parlamentare), I giornalisti…. Adriano Sofri, Enrico Deaglio, Guido Viale, Gad Lerner, Paolo Liguori, Giampiero Mughini (mai stato di Lotta continua: firmava il giornale contro la legge “fascista” sulla stampa), Toni Capuozzo, Vincenzo Gallo (vincino), Gianni Gori (bobo), Fulvio Grimaldi, Paolo Hutter, Carlo Panella, Marco Revelli (è professore universitario di Scienze politiche), Claudio Rinaldi, Marino Sinibaldi, Giuliano Ferrara (mai stato di Lotta continua, essendo passato dal Pci al Psi a Forza italia: ha lavorato negli anni 80 a Reporter con gli ex di Lc entrati in orbita craxiana o, meglio, martelliana).

Erano membri di potere operaio… Franco Piperno, Toni Negri, Lanfranco Pace, Massimo Cacciari (mai stato in Potere operaio, prima del  ’68 milita nell’area operaista veneta ma ben presto si distacca da Negri e con Asor Rosa entra nel Pci)  Francesco Pancho Pardi, Paolo Mieli, Ritanna Armeni, Andrea Colombo, Gaetano Pecorella (mai stato in Potere operaio: era un avvocato di Soccorso rosso), Alberto Magnaghi.

Erano membri di avanguardia operaia…. Luigi Cipriani (è morto nel 1992), Massimo Gorla, Edo Ronchi, Claudio Bisio, Stefano Tassinari (è morto l’anno scorso).

Erano membri di Prima Linea… Susanna Ronconi, il deputato Sergio D’Elia (deputato solo dal 2006 al 2008), Marco Donat Cattin (figlio del ministro democristiano morto in un incidente stradale nel 1988). (2-continua)

 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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