Il blitz contro la Casta lucana. I miei dubbi e la storia di Tisci

POTENZA – La tanto attesa tempesta di merda è finalmente arrivata, travolgendo non solo la giunta De Filippo ma l’intera istituzione regionale. A leggere il Quotidiano di Basilicata, praticamente tutte le forze politiche rappresentate in consiglio (con l’eccezione di Sel) hanno esponenti sottoposti a misure cautelari o interdittive.

Pd: un arresto (l’assessore Viti ai domiciliari);

Idv: un arresto (l’assessore Mastrosimone ai domiciliari); un divieto di dimora (Autilio, ex assessore)

Pdl: un arresto (il leader dell’opposizione Pagliuca ai domiciliari); due divieti di dimora (Castelluccio, grande elettore di Napolitano; Pici, segretario provinciale del partito); un sequestro di denaro (Tisci, ex consigliere regionale ed ex segretario provinciale)

Gruppo misto: un divieto di dimora (Singetta, eletto con l’Api, ora in team con l’ex idv Mazzeo Cicchetti)

Udc: un divieto di dimora (l’ex assessore Mancusi, già azzoppato da un’inchiesta sulla criminalità organizzata); un sequestro di denaro (Mollica, ex Mpa, assessore in pectore condannato a sorpresa due settimane fa per i rimborsi ‘chilometrici’)

Psi: un divieto di dimora (Vita, presidente IV commissione); un sequestro di denaro (Innocenzo Lo Guercio, ex assessore)

Fratelli d’Italia:  un divieto di dimora (Venezia)

La Destra: un divieto di dimora (Ruggiero, ex consigliere regionale, candidato alle politiche)

Popolari Uniti: un sequestro di denaro (Potenza, ex consigliere ed assessore).

A leggere facebook, però, ecco sorgere i primi dubbi. Ce li instilla Antonio Tisci, che racconta di che cosa viene accusato:

antonio tisciUna prima accusa totalmente ridicola riguarda un convegno organizzato con Marcello Veneziani. L’unica spesa che mi viene riconosciuta illegittima è la somma di Euro 80,00 per il pernottamento di Veneziani che, secondo la Procura della Repubblica di Potenza, sarebbe il Presidente Nazionale dei Circoli di Nuova Italia. 
Il secondo gruppo di accuse che mi vengono rivolte riguarda una serie di viaggi in giro per l’Italia per attività politica, la maggior parte di essi a Roma. In tutto una decina di viaggi. Dieci viaggi in un anno e mezzo non sono neanche la decima parte dei viaggi che, per motivi politici, avrò fatto in quell’anno e mezzo. Neanche un decimo dei viaggi che mediamente ho fatto in un anno prima di essere consigliere regionale e neanche un decimo dei viaggi che faccio adesso che consigliere regionale non sono più. Convinto assertore che il primo problema della Basilicata fosse il suo provincialismo culturale ho sempre creduto nella necessità di svolgere attività politica su tutta la penisola. Non credo esistano molte province in Italia nelle quali non sia stato per motivi politici.
Secondo la Procura della Repubblica di Potenza questi viaggi non si sarebbero mai svolti perché non ci sono riscontri negli enti i cui componenti io avrei incontrato. In pratica (se ho capito bene ed in attesa di verificare ulteriormente la documentazione) se io ho dichiarato di aver incontrato l’On. Tizio e la Polizia non ha accertato il mio ingresso al Parlamento, secondo la Procura non l’ho incontrato. 
Da questa contestazione mi rendo conto che il provincialismo è un danno che non affligge soltanto la politica di Basilicata ma anche l’intera classe dirigente, magistratura compresa. Ignorano gli inquirenti, evidentemente, che un esponente politico, più o meno conosciuto in ambiente nazionale, che ha svolto ruoli di direzione nazionale in Alleanza Nazionale e in Giovane Italia, mediamente incontra gli esponenti politici anche senza dover fare la trafila delle segreterie. E, questo, me ne prendo il giusto vanto nel mio caso, non per un potere che non ho mai avuto ma per una storia di militanza che mi consente di avere con la maggior parte di loro un rapporto amichevole da prima delle indagini, da prima di essere consigliere regionale, in alcuni casi da prima di essere maggiorenne. 
Eppure sarebbe bastato vedere il mio profilo fb per scoprire che ho amici in tutta Italia, alcuni di essi anche importanti esponenti politici, oppure sarebbe bastato ascoltarmi. Cosa che gli inquirenti, ovviamente, non hanno fatto. 
Io ho una certezza assoluta. Nell’anno e mezzo in cui sono stato Consigliere Regionale ho speso buona parte della mia indennità per l’attività politica, non ho mai deviato nelle mie casse i soldi che i contribuenti mi davano per l’attività politica. Posso pensare anche di non aver fatto bene il consigliere regionale, il Popolo l’ha pensata così non votandomi ma sono certo che non ho mai rubato una lira, mai falsificato una fattura, mai mi sono appropriato di un centesimo. 

E’ forse il caso di ricordare che Antonio Tisci è il responsabile della corrente alemanniana in Basilicata e quindi aveva libero accesso al Campidoglio… Della sua probità personale sono diretto testimone: su Fascinazione, tra tanti suoi interventi ho pubblicato anche un’invettiva contro Batman- FioritoPerché odio quelli come Fiorito? perché io sulla porta delle mie sezioni ho letto: “fasci di merda”, “fascisti tutti appesi” etc…. ma “ladri” mai… Ladri mi fa male, lo sento come una pugnalata nel cuore, e sento che è un sentimento diffuso…. e mi fa girare le palle, perché io non ho mai rubato una lira, la maggior parte di noi non ha mai rubato una lira, la maggior parte di noi ci ha rimesso soldi e tempo. Per colpa di un Fiorito devono pagare tutti? Fuori i farabutti dal partito.

Questo pezzo piacque molto alla redazione di Oliviero Beha e così qualche giorno dopo fummo intervistati assieme, nel suo studio professionale a Picerno, riassettato a mo’ di vecchia sezione, con labari e bandiere, insieme ad altri militanti postmissini, per raccontare una storia di politica pulita dal basso.

 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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