Sono nato a Napoli nel 1956 e cresciuto a Posillipo. Proseguendo la lunga marcia in direzione sud, mi sono trasferito recentemente da Potenza a San Marco Argentano. Sposato da 40 anni, ho una figlia e due nipoti.
Sono sempre stato infedele alla professione giornalistica che esercito da 35 anni e mi definisce nella carta d'identità: ho praticato la ricerca storica, l'insegnamento scolastico e universitario, la formazione dei giornalisti sulle nuove tecnologie digitali. Per 15 anni ho lavorato nei quotidiani locali napoletani (tutta la trafila al Giornale di Napoli, poi redattore capo al Mezzogiorno e Cronache di Napoli, capocronista a Senza Prezzo). A fine secolo la svolta, con l’arrivo a Potenza per dirigere la Nuova Basilicata. Negli ultimi quindici anni il principale impegno professionale è stata la comunicazione istituzionale. Ha curato l’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, che ha conquistato nel 2013 l’Oscar della Pubblica Amministrazione per la sanità pubblica, assegnato dalla Ferpi. Nel 2019 ho lavorato e vissuto a Matera capitale europea della cultura
Ho continuato a esercitare il giornalismo collaborando con diverse testate web nazionali (Misteri d’Italia, Notte Criminale, Tiscali.it) e scrivendo centinaia di articoli per i miei blog Fascinazione e L’alter Ugo di destra radicale, terrorismo nero, criminalità organizzata e memoria degli anni 70. Sono stato ospite di numerose trasmissioni radiotelevisive e intervistato decine di volte da quotidiani nazionali e produzioni video. Oltre ai testi sulla “fascisteria” (il titolo del suo libro più noto è oggi un nuovo lemma della Treccani) ho pubblicato volumi sul ‘68 (con Oreste Scalzone), sul terrorismo religioso in Usa, sulla lotta di Scanzano (con José Mazzei), sulle rivolte in Basilicata, sulle sette assassine, sulla vita di Antonio Luongo.

L'alter-Ugo è la superfetazione del blog Fascinazione, chiuso alla fine di febbraio 2013, quando ha superato il milione di visitatori e poi riaperto e affidato alla cura del discepolo più devoto. Perché 25 anni di ricerca e osservazione sulla fascisteria bastano e avanzano anche a un maniaco compulsivo come me. Questo sito si occuperà ancora di politica e movimenti sociali ma offrirà pure una robusta documentazione d'archivio delle mie precedenti attività giornalistiche e costituirà lo snodo per accedere a tutti i miei canali del web 2.0 (blog, anobii, youtube, flickr)
Prospero Gallinari, uomo del ’900
Una giornata faticosa, visto che è iniziata che questo blog era citato sull’articolo di Benedetta Tobagi, che partiva in prima pagina di repubblica.
Un articolo dove viene riportata una lunga citazione delle mie righe scritte per Prospero, appena saputa la sua morte,
un articolo stizzito, perché c’è chi saluta Prospero Gallinari, con affetto, perché c’è chi a lui si sente legato, indissolubilmente.
Io comprendo il suo dolore, l’ho sempre compreso, ho ammirato le migliaia di volte che è stata a sottolineare che no, suo padre non è vittima delle Brigate Rosse come da vulgata, insomma, avrei compreso un articolo sul dolore, sull’impossibilità di perdonare per alcuni parenti delle vittime e bla bla bla,
la solita storia che conosciamo da anni,
quella, del “perdono alle vittime” che non ha permesso di uscire a molti che avevano scontato già decenni e decenni di pena. Molti che ancora ogni giorno rientrano in carcere per “non aver scritto una lettera“.
Prospero chiese la liberazione condizionale, ma nessuno la discusse mai,
caduta nel vuoto, fino alla sua morte.
Quindi quello sconcerto stizzito m’ha lasciato un po’ senza parole, ma vabbè, non mi interessa parlarne.
Non era certo un bell’articolo, ma mai quanto l’altro sempre su Repubblica, sempre così solerte nel nominarmi, CHE PALLE!
Valentina Perniciaro
http://baruda.net/2013/01/15/prospero-gallinari-uomo-del-900/
Saranno sabato i funerali di Prospero.
Una notizia che rende meno dolorosa la perdita, perché almeno saremo in tanti, tantissimi a riuscire ad andarlo a salutare…cosa che già fa parlare molti giornali,
con l’elenco di tutti quelli che si aspettano di trovare, o di quelli che non possono andarci perché detenuti o comunque ristretti da misure cautelari. Che letture noiose, mamma mia.
I funerali si terrano sabato pomeriggio, molto probabilmente verso le 14 (ancora non c’è certezza nell’orario) a Coviolo, appena a 4 km da Reggio Emilia ( ci si arriva prendendo il bus 4 alla stazione )