[Il Fronte della Gioventù che muta dopo il congresso di Fiuggi. Un'intervista al leader regionale, il casertano Marco Cerreto, pubblicata dal Corriere di Caserta]
Ha 24 anni, sta per laurearsi in giurisprudenza con una tesi su associazionismo e volontariato. Marco Cerreto, casertano, è il segretario regionale del Fronte della Gioventù. “Sono stato eletto all'unanimità - spiega - all'ultima assemblea regionale, anche perché in Campania nel Fronte non si rispecchiano le logiche degli schieramenti interni al partito”.
Nessun mal di pancia per la svolta di Fiuggi, anzi anche se era stato tra i promotori delle manifestazioni contro la guerra in Iraq, è stato anche lui tra i firmatari dell'emendamento allo statuto che condanna ogni forma di antisemitismo, anche sotto le mentite spoglie dell'antisionismo, cavallo di battaglia dell'estrema destra giovanile.
“Il Fronte aveva anticipato da anni l'apertura a 360° che ora è di Alleanza nazionale. Così, dopo la scelta della Sinistra giovanile di privilegiare l'associazionismo, noi siamo l'unica forza politica organizzata nel mondo giovanile. E così metà degli elettori di AN sono under 25”.
Eppure è proprio con le attività sul terreno del volontariato che il Fronte si sta caratterizzando: raccolta di beni di prima necessità per le vittime della guerra nella ex Jugoslavia (con un occhio di riguardo per i croati) ma anche per i bambini in Somalia. Un gruppo di militanti di Fare fronte di Avellino, l'associazione ecologica di area, si sono trasferiti per una settimana ad Alessandria dopo l'alluvione e a livello nazionale il FdG ha lanciato una raccolta di fondi per il Piemonte: un milione da ogni federazione. Anche quelle del Sud. E intanto i giovani del Fronte organizzano gruppi sportivi, circoli ricreativi e associazioni culturali. L'ultimo intervento, un volantino del nucleo femminile, dieci attiviste tra le quali la segretaria cittadina, durissimo contro gli eccessi dell'ingegneria genetica e della fecondazione artificiale: “perché quello che è tecnicamente possibile non diventi moralmente lecito”.
Seicento iscritti a Caserta, tremila in tutta la regione (un primato nazionale: premiato con l'organizzazione della Festa nazionale a Salerno), il Fronte della gioventù ha ridotto ai minimi storici l'area della destra extraparlamentare in Campania (l'unica struttura sopravvissuta, Area, è composta da ex militanti dell'Arenella, ospiti per un periodo del rautiano Circolo della Contea e ora spostati su posizioni più radicali).
Ora Cerreto spinge per il dialogo giovanile: “Stiamo organizzando un interpartito a Caserta con i giovani di Forza Italia e del Centro cristiano democratico. Ben vengano i nuovi arrivati. La legge elettorale impone alleanze e la cosa più importante è difendere i contenuti della destra sociale. La nostra missione è cambiare mentalità e moralità della gente e questo è un lavoro di lungo periodo”.
E così, tra una citazione di Nietzsche e la rivendicazione di un'autentica passione per Cacciari, “il maggiore filosofo italiano”, Cerreto ammette la sua personale simpatia per Berlusconi: “In fondo è un medio imprenditore...”.
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