Berlusconi mette il bavaglio ad ‘alfaniani’ e ‘lealisti’. Ma i falchi confidano nell’offensiva renziana
See on Scoop.it – L’Alter-Ugo
(AGI) – Roma, 13 ott. – Silvio Berlusconi legge le agenzie di stampa che riportano decine di dichiarazioni di esponenti del Pdl che si ‘beccano’
Per l’Huffington post l’uscita dell’ex premier è paradossale:
"L’uomo dei media dice di non parlare con i media. Il monito è chiaro: basta dichiarazioni sulle agenzie stampa. Basta esporsi con la stampa con dichiarazioni pro o contro Alfano, pro o contro Silvio, lealisti o meno. Dopo la fiducia al governo Letta e la spaccatura interna al partito è un susseguirsi di agenzie stampa dove tutti, ma proprio tutti gli esponenti del Pdl, mettono il becco su cosa sia giusto fare per mantenere saldo il partito. Negli ultimi giorni a raffica i "fittiani", seguendo le parole di Fitto che chiede di rimettere le deleghe in mano al capo, non ha perso per un attimo per far sentire la loro voce. Ma ora Silvio lancia il suo diktat: "Sulle agenzie di stampa leggo troppe dichiarazioni di troppi esponenti del Pdl".Boccia l’apertura mediatica degli uomini del suo partito e prosegue: "Invito tutti a non proseguire in questa direzione del tutto improduttiva. Le diverse opinioni si debbono confrontare non sulle agenzie di stampa e sui giornali ma attraverso una serena dialettica all’interno dei luoghi delegati del nostro movimento".
Leggi tutto: http://www.huffingtonpost.it/2013/10/13/silvio-berlusconi-pdl_n_4093859.html
Secondo La Stampa l’ultima uscita anti-Quirinale di Renzi ridà ossigeno ai falchi berlusconiani:
Che l’abbia fatto apposta oppure no, Renzi rischia di rimettere in gioco i «falchi» del Pdl appena chiusi in gabbia da Alfano. Cioè di offrire una chance a tutti quanti sulla destra non vedono l’ora di mandare a casa il governo. Ai loro occhi, la stoccata del sindaco contro Napolitano è quanto di meglio si potevano attendere perché, se Letta si regge, massimamente lo deve al Capo dello Stato. E dunque, mettere sotto tiro il Colle equivale a uno squillo di tromba, a un segnale di rivolta contro l’equilibrio delle larghe intese che nel mondo berlusconiano più scatenato è stato raccolto in tempo reale: votare tra un po’ di mesi forse ancora si può, non è troppo tardi…
Il suo no all’amnistia ha scatenatoreazioni anche dei ministri democratici:
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