Venti anni fa moriva Bettino Craxi. Un gigante sulle spalle di nani e ballerine
Vent’anni fa moriva, esule in Tunisia, Bettino Craxi. Per ricordarlo bastano poche righe, necessarie in tempi di rigurgito securitario di tanta compagneria che invoca i Gratteri e i marescialli dei carabinieri.
Tentò di salvare Moro dalla tenaglia fermezza di Stato-rigidità delle Br. Fu amico di Arafat e dell’OLP. Difese il diritto e la sovranità nazionale dall’ingerenza americana. Sostenne la lotta di liberazione nazionale di tanti altri popoli che finanziò generosamente.Fu l’unico, con Cossiga, ad avere l’intelligenza di battersi contro l’assalto giudiziario al sistema politico. Sfido chiunque a sostenere che l’attuale è migliore. Resta quindi un gigante, che ha dovuto muoversi sulle spalle di nani e ballerine. Il resto sono pampuglie.
beatificare un latitante condannato in via definitiva per corruzione e finanziamento illecito mi pare un po eccessivo , anche se, come riportato, almeno in politica estera fece qualcosa di positivo!