Bologna 8 novembre, Bifo su Salvini: solo questa destra può fermare l’assolutismo finanzista

Due destre si affrontano in Italia come nel resto del continente. La destra che al momento in Italia è al governo, obbedisce ai diktat della finanza globale, riduce il salario e impoverisce in modo sistematico la società, la scuola, il sistema sanitario, i trasporti. E la destra che attribuisce agli stranieri la colpa della povertà che si diffonde e specula sull’impoverimento, e la paura. Questa destra è al governo in Polonia, Ungheria, e si prepara a vincere in Francia dove monta la marea che si veste coi colori dell’identità. Ma se andate a leggere i programmi elettorali dei catto-fascisti polacchi di Katzinski-Szydlo o quelli di Marine Le Pen scoprirete che si tratta di un programma di sinistra. Protestano contro il taglio dei salari, contro la precarizzazione, contro l’insicurezza che la globalizzazione porta nelle vite di tutti. Sono soltanto loro, i nazionalisti, i fascisti, i razzisti, che possono fermare l’assolutismo finanzista. E’ probabile che ci riusciranno, ora che hanno un leader autoritario, violento e sovranista e russo. La guerra che infuria da Kabul a Damasco a Kiev sta spaccando l’Unione, e Putin catalizza le energie oscure.

In un post di commento alla manifestazione di domani a Bologna che lancerà l’Opa di Salvini sul centrodestra, Franco “Bifo” Berardi, ci spiega – al di là della forzatura linguistica – i termini reali della partita in corso in Italia: lo scontro tra il centrosinistra di governo che risponde organicamente ai disegni del grande capitale turbofinanziario e la destra di opposizione che sempre più spesso propone programmi di sinistra. Se questa è la parte analitica e dirompente, la seconda parte del post rientra negli alvei del political correct, sviluppando un ragionamento ortodosso sul fascismo del terzo millennio ed evocando una resistenza che si dà, con rassegnazione, per debole e insufficiente

Colonne di donne bambini e uomini marciano nel fango verso muri che gli sbarrano il passo alle frontiere dell’Unione. Il colore mancava nelle foto degli anni trenta e quaranta, ma queste foto ricordano altre colonne di persone in fuga, altre persone condotte entro campi di internamento non tanto diversi da quelli che oggi si stanno costruendo in attesa della soluzione finale. Si tratta di un caso di scuola: è così che cresce il nazismo, è così che si prepara la guerra civile. Non penso che Wolfgang Schauble Angela Merkel e Sigmar Gabriel siano fascisti. Hanno soltanto preparato il letto nel quale il fascismo si sta ora risvegliando. Il conformismo neoliberista, l’idea meschina che la competizione economica sia l’unico criterio di governo hanno creato le condizioni per quello che sta ora accadendo. C’è rabbia, dolore, paura, ai margini della scena. La resistenza si organizza nella facoltà di Lettere occupata, ma non c’è alcuna speranza di rovesciare il fronte. Il prossimo decennio è già scritto nei libri contabili del sistema bancario globale da cui escono povertà violenza nazionalismo, da cui esce l’orrore del tempo che viene.

 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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