La rabbia dei precari nel salotto buono di Bologna

Sabato pomeriggio la piazza di Bologna ha visto partire dal Nettuno un corteo lanciato dai rider (Riders Union) che aveva ricevuto l’adesione di realtà di lotta giovanile della città. Alle 18.30 circa seicento giovani precari/e, studentesse e studenti, lavoratori/ici dello spettacolo e rider si sono mossi velocemente spiazzando i dispositivi di controllo della polizia. Lo striscione di apertura indicava nei “ricchi” la controparte alla quale bisogna andare a chiedere conto per pagare i costi sociali innestati dalla crisi pandemica.

Così la manifestazione ha invaso le vie dello shopping chic del centro cittadino, con negozi che abbassavano le serrande frettolosamente e numerose facce allibite. Continuando a evitare i blocchi della celere, la manifestazione è riuscita a irrompere nella Galleria Cavour, il “salotto buono” della città sede delle “grandi marche”. La corsa all’interno della galleria, tra vetrine riempite di scritte e vernice e fioriere rovesciate, non è andata giù alla Questura che ha reagito in maniera scomposta caricando duramente alle spalle la testa del corteo e caricando anche la parte di corteo che non era ancora entrata nella Galleria, fermando due persone (di cui un avvocato nel pieno delle sue funzioni – entrambe le persone rilasciate nella notte anche dopo un presidio sotto la Questura).

Il corteo si è quindi ricomposto su via Rizzoli, per proseguire lungo via Indipendenza e chiudersi in piazza VIII agosto, chiedendo la liberazione dei due fermati e rivendicando le ragioni della protesta tra gli slogan “Soldi subito!” e gli interventi su salute, reddito e diritti. Lungo questo tratto della manifestazione si sono avvicinati al corteo, in maniera certamente non lineare, alcuni gruppi di giovanissimi delle periferie che da alcune settimane, a centinaia, stazionano il sabato pomeriggio in pieno centro. Sono state annunciate nuove mobilitazioni per le prossime settimane.

Fonte: Infoaut. Leggi tutto

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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