9 novembre 1979: le Brigate rosse uccidono un poliziotto di quartiere
Il poliziotto Michele Granato fu ucciso il 9 Novembre da due terroristi delle Brigate Rosse in via Giuseppe Donati, nel quartiere romano di Casal Bruciato.
L’appuntato Granato, al termine del servizio, stava accompagnando a casa la propria fidanzata, una studentessa. Mentre il poliziotto e la ragazza stavano entrando nell’edificio alle loro spalle giunsero due terroristi, un uomo ed una donna che aprirono il fuoco con due pistole, una calibro 7,65 e una 38 Special. Mentre Granato cadeva a terra la fidanzata si gettò su di lui per proteggerlo. La terrorista la scostò bruscamente urlandole: “Levati di mezzo! Non ce l’abbiamo con te! Non c’entri tu!” per poi esplodere un colpo di pistola alla testa di Granato, ormai morente. I due terroristi fuggirono quindi immediatamente dopo.
Granato apparteneva alla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato San Lorenzo, della quale era uno dei membri più apprezzati, svolgendo anche indagini sull’estremismo politico di sinistra, in particolare i Comitati autonomi operai che proprio a via dei Volsci, nel cuore di San Lorenzo, avevano la loro sede. Michele Granato avrebbe dovuto sposarsi un mese dopo. I responsabili dell’omicidio vennero arrestati negli anni successivi e furono condannati a pesanti pene detentive.
Nel 25° anniversario della morte, nel 2004, il presidente Ciampi gli assegna la medaglia d’oro al valore civile, alla memoria.
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