Capotosti: sono in vacanza ma qualcuno voti per me Sala

Capotosti

Oggi si vota nelle maggiori città di Italia in spareggi abbastanza anomali: un tradizionale centrodestra-centrosinistra, due futuristi dem-5stelle (sarà con ogni probabilità la finale del prossimo campionato nazionale), un napoletanos-centrodestra. E la necessità della scelta secca, data l’estrema varietà dell’offerta politica, spesso spinge alla logica del meno peggio. Su questo fronte arriva un clamoroso endorsement dalla leader della destra radicale milanese, Roberta Capotosti, candidata alla presidenza di una zona per una lista civica supportata da CasaPound

Per essere ancora più chiari. Affinché chi ha orecchie da intendere intenda e chi ha la natura dell’infame la possa esercitare con notizie fondate. Non sono a Milano in questi giorni. Rientro lunedì. Non potrò votare al ballottaggio. E un po’ mi spiace perché condivido da sempre il detto che “gli assenti hanno sempre torto”. In questi giorni abbiamo assistito a veri e propri appelli spacca maroni del votate il meno peggio ma votate, pensate alla giunta non al candidato sindaco, in fondo sono entrambi uguali ma uno intonerà Bella Ciao. Ecco. Mi sono rotta i coglioni, tanto per usare uno di quei francesismi cui sono solita ricorrere quando non ne posso più. Io non so se Beppe Sala sappia il testo di Bella Ciao o se glielo abbiamo fatto studiare a memoria in questo mese. Di certo so che Stefano Parisi e’ un antifascista ossessionato, pesantemente condizionato dalla lobby ebraica e che la giunta che farà non se la fará dettare da altri (ad esempio i partiti della coalizione) se non dagli amici della moglie. Quindi agli amici di una vita che in queste ore sperano, in caso di sua vittoria, di andare a ricoprire qualche posto in assessorato, consiglio di ripulire le proprie pagine Facebook, i propri curricula e anche Google e motori di ricerca vari. Non credo sarà sufficiente perché quelli della lobby di cui sopra hanno memoria lunga, tanto da averci addirittura dedicato un giorno! Domani non ci sarò ma se ci fossi stata avrei dato retta al consiglio più in voga in queste ore ed avrei votato il meno peggio anche dalla luce della tesi che una scheda bianca o un non voto avrebbe giovato in ogni caso ad uno dei due contendenti. Quindi quel voto dato al meno peggio, per quanto mi avrebbe riguardato, sarebbe stato per Beppe Sala. Perché io ed i miei amici ci sentiamo più liberi e garantiti dalla sua figura piuttosto che da quella di uno che è rimasto fermo alle leggi razziali, che pure sono state un errore. Si svegli lui. Si sveglino tutti. Non commettiamo l’errore di votare chi, spacciandosi per candidato di centrodestra, vede donne e uomini che dalla destra provengono come mostri cui porre veti, museruole ed il cui voto non vuole perché, probabilmente dipendesse da lui, pure il diritto di votare ci toglierebbe. Ergo. Io non ci sarò. Ma qualche amico voti al posto mio Beppe Sala. Perché nella malaugurata ipotesi vincesse Stefano Parisi, ci toccherebbe tornare a prenderci con la forza tutto quello che in questi anni ci siamo guadagnati con grande sacrificio, riuscendoci anche a fare stimare dagli avversari. Parisi non è un avversario. E’ un nemico. E, come tutti i nemici, non deve passare.
Roberta Capotosti

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

2 commenti su “Capotosti: sono in vacanza ma qualcuno voti per me Sala

  1. Ma tu caro amico, che mostri sempre attenzione ai termini che usi, come mai in questo caso utilizzi il termine destra “radicale” ??? …. Con il tempo stai diventando sempre più indulgente… pensaci su…. un abbraccio

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