2.11.79: evade dal carcere la Pantera nera Assata Shakur

Assata Shakur, al secolo Joanne Chesimard, (conosciuta anche come madrina del rapper Tupac) è la prima donna a entrare nella lista dei 25 “terroristi” “most wanted” d’America. Rivoluzionaria afroamericana legò la sua sorte alla militanza politica negli anni ’70 col Black Panther Party. Non si arrese allo sterminio e alla decapitazione politica delle Pantere ad opera della stessa Fbi. Animò poi una delle sue filiazioni armate, la Black Liberation Army.
Le sue azioni, la cattura, l’evasione
Oggi Assata si chiama Joanne Chesimard, ha 76 anni, ed è stata la prima donna a entrare nella black list. È accusata dell’omicidio a sangue freddo di un agente di polizia avvenuto il 2 maggio 1973. All’epoca Assata si batteva con le armi per i diritti degli afroamericani.
Nel 1977 arrivò la condanna all’ergastolo, nel 1979 l’evasione di prigione con l’aiuto del fratello Mutulu Shakur (padre adottivo di Tupac) e dell’attivista italiana Silvia Baraldini (estradata e tornata in Italia solo nel 1999), finiti in carcere proprio per quell’azione armata (qui il suo racconto dell’evasione). Poi trovò asilo politico a Cuba, dove tuttora vive.
Si dichiara innocente, ma mai si arrende
Riguardo alle accuse di omicidio di un agente e ferimento di un altro (motivo dell’inserimento nella lista nera) si è sempre professata innocente: ferita nella prima fase del conflitto a fuoco, ha riportato una lesione del tendine che le avrebbe reso impossibile impugnare un’arma e fare fuoco.
Sostiene di non aver mai sparato i quattro colpi, due dei quali da dietro, che hanno ucciso Werner Foerster dopo essere partiti dalla pistola del collega. I federali non vogliono sentire scuse. Al perseguimento delle responsabilità effettive preferiscono il messaggio politico. Punire chiunque osi ribellarsi al dominio imperiale statunitense.
Quello che dà più fastidio agli zelanti yankees è l’impegno che Assata continua a proferire come militante politica e rivoluzionaria. Il Bureau ne è sicuro. A Cuba Assata continua a essere attiva a fa propaganda anti americana. Per lei ci sono due taglie da 1 milione di dollari l’una, offerte dal Fbi e dallo Stato del New Jersey
FONTE: Infoaut
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