Il cascione. Oreste Scalzone e il partito delle uova quadrate

E’ una nuova rubrica, “Il cascione”, quella che parte oggi, ripubblicando un mio pezzo di trent’anni fa su (con?) Oreste Scalzone. Il nome ne definisce la modalità. Scavare nel baule dell’archivio e dei ricordi materiali ancora degni di rilievo. Lo avevo annunciato due settimane fa. L’occasione, il trentennale dell’abbattimento del Muro di Berlino. Poi mi sono fatto prendere subito dall’accidia. In una circostanza dolorosa, la prematura e straziante scomparsa di un collega a cui ero legato, ho scoperto invece che gli anziani della tribù non devono sottrarsi al dovere della trasmissione della memoria.
Una finta intervista a Oreste Scalzone
Partiamo quindi da una finta intervista con Oreste. Un gioco di artifizio metalinguistico, pubblicata trent’anni da Frigidaire, nella primavera 1989. Il pre-testo la candidatura all’Europarlamento di un antico amico, compagno e complice, Vincenzo Sparagna a cui OS intendeva offrire supporto. Andò male.
PS: Tanto Oreste quanto Vincenzo si divertiranno del fatto che, per imperscrutabili motivi, nel pdf che conservavo manca una pagina. Così ciascun lettore la potrà completare a suo piacimento
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