Via dei Lucani 22, il luogo dell’orrore, non è un centro sociale
La storia terribile della sedicenne stuprata e uccisa da un branco a Roma è già diventata oggetto di scontro politico.
A compiere la feroce violenza, in un cantiere abbandonato nel cuore di S. Lorenzo, secondo un senegalese, sarebbero stati spacciatori extracomunitari.

Simone Di Stefano, tenta di accollare alla compagneria l’atroce delitto.
Il segretario nazionale di CasaPound, sotto attacco per la mancata perquisizione della Guardia di finanza allo loro sede all’Esquilino, prova a reagire. Ma in via dei Lucani, 22 non c’è nessun centro sociale.

Basta consultare Google Maps: questo è l’edificio luogo dell’orrore. Se si ha la pazienza di zoomare sulla foto si scopre che si tratta di un cantiere abbandonato, come spiega la Repubblica con un bel reportage tra gli abitanti della zona.
La Dia (Dichiarazione inizio attività) indica proprietà, studio di progettazione architettonica e di analisi strutturale, direttore dei lavori, con tanto di immagine del progetto da realizzare. Il recupero di un immobile, via dei Lucani 22.

La visita di Salvini divide San Lorenzo
Residenti di San Lorenzo divisi all’arrivo del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in via dei Lucani. Un gruppo lo ha contestato al grido di “sciacallo”,
mentre altri applaudivano e urlavano “il quartiere è con te”.
“Fenomeni che difendono i delinquenti”. Così Matteo Salvini si rivolge ai contestatori che gli hanno impedito di entrare nello stabile del quartiere San Lorenzo a Roma dove è stata trovata morta Desirée.
“Ci sono trenta ragazzotti dei centri sociali che preferiscono gli spacciatori ai cittadini, sono affari loro”, ha detto Salvini. “Tornerò”, ha poi assicurato il ministro
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