I migranti e i valori: una sentenza pericolosa

La sentenza di ieri della cassazione, che, confermando il divieto per un sikh osservante di portare il coltello sacro (in realtà una scimitarra) si è guadagnata le prime pagine dei giornali, contiene un precedente pericoloso. Si afferma infatti che gli stranieri devono conformarsi ai nostri valori. Un’idea totalitaria: nello stato di diritto i cittadini devono rispettare le norme, i valori rientrano nella sfera privata e non sono oggetto di attenzione legislativa. E’ nello Stato Etico che si pretende di normare anche il pensiero. Sarebbe quindi stato sufficiente riaffermare il principio che non si può fare (porto d’arma bianca, nello specifico) quello che la legge esplicitamente vieta. Dopo l’appello della politica (la Serracchiani) arriva ora la magistratura ad aumentare la pressione sul fronte caldo dei migranti: e la Cassazione, organo politico-giudiziario per eccellenza, dà il segno preciso che la direzione del vento sta cambiando.
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