15 ottobre 1974: cade il covo di Robbiano. Un disastro per le Br

Un mese dopo l’arresto di Curcio e Franceschini – racconta Pino Casamassima nel suo “Libro nero delle Brigate rosse” – scatta l’operazione contro Lazagna, partigiano e comunista di antica milizia, accusato di partecipazione a banda armata, di far parte cioè delle BR, mentre vengono individuate alcune nuove basi brigatiste, che consentono ai carabinieri di entrare in possesso di molto materiale. Durante una di queste azioni, a Robbiano di Mediglia, una sparatoria provoca la morte del maresciallo dei carabinieri Felice Maritano e il ferimento di Roberto Ognibene. Figlio di un ex partigiano e funzionario di partito (prima per il psi e successivamente per il pci), è uno dei fondatori a Reggio del circolo cattolico One Way.

Roberto Ognibene

Entrato nelle br, è assegnato alla nascente colonna veneta. Protagonista con Fabrizio Pelli della sparatoria nella sede del Msi di Padova, in cui il 17 giugno 1974 perdono la vita Mazzola e Giralucci, è riassegnato alla colonna milanese per l’immediata sospensione delle attività in Veneto.
La caduta del covo è un duro colpo non solo logistico ma anche politico-organizzativo. Perché, oltre all’arresto di tre quadri importanti, Bassi, Bertolazzi e Ognibene, tra i materiali caduti c’è l’intero archivio di Controinformazione (con le inchieste “bomba” sulla morte di Feltrinelli e su piazza Fontana), nella cui redazione convivono quadri brigatisti ed esponenti di Rosso.

Lo strappo con Rosso

Il giornale è il prodotto della fase aperta dallo scioglimento di Potere operaio a Rosolina: il confronto tra negriani e brigatisti si è già arenato per ragioni antropologiche prima ancora che politiche e strategiche ma il mancato avviso al responsabile logistico di “Rosso” Fausto Tommei dei rischi che corre con il conseguente arresto sancisce la rottura definitiva.

Questo comunque il testo della sentenza ordinanza del maxiprocesso di Torino sulla scoperta del covo:

I materiali perduti


Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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