Solo 2 anni al carabiniere che uccise Davide: corteo a Napoli
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“L’omicidio di mio figlio è stato un omicidio volontario e non colposo, e per la morte di Davide il suo assassino ha avuto solo 2 anni. E’ tutto falsato, e se
questa é la giustizia italiana allora siamo rovinati. Siamo stati trattati cosi’ perche’ siamo della periferia di Napoli”.
Così Gianni Bifolco, padre di Davide, a 16 anni morto a Napoli per un proiettile partito dalla pistola di un carabiniere che è inciampato mentre lo inseguiva. La decisione della Corte d’Appello ha ridotto la pena da 4 a 2 anni, scatenando l’ira dei familiari.
“Ho perso un figlio di 16 anni senza un perché e non me ne riesco a fare capace e se potessi parlare a quello che lo ha ucciso gli chiederei perché ce l’aveva con Davide e perché non é mai venuto da me a chiedere perdono. Non andrà in carcere perché è un carabiniere, ma ha commesso un omicidio”, dice ancora l’uomo che ritiene che le prove “sono state inquinate, che non sono state fatte le indagini come si deve”. Circa 100 persone hanno dapprima sfilato in corteo lungo via Cinthia, nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, e poi bloccato solo per pochi minuti il traffico nei pressi dell’uscita della Tangenziale. In piazza sono scesi amici e conoscenti di Davide Bifolco per protestare contro la sentenza della Corte di Appello di Napoli ha emesso la sentenza e ha drasticamente ridotto la pena inflitta in primo grado al militare imputato, da 4 anni e 4 mesi a 2 anni, con pena sospesa. Una decisione fermamente contestata dai familiari del ragazzo che hanno deciso di scendere in piazza sfilando in corteo ed esponendo alcuni striscioni.
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