Delle Chiaie: Reggio serviva a preparare il golpe che era una cosa seria
E’ stata quella di Anzio la quarta presentazione che ho fatto del libro di Delle Chiaie, di cui mi sono anche occupato a lungo sul mio blog Fascinazione. E devo dire che la giudico di gran lunga la più interessante: perché Delle Chiaie, da me stimolato sulle rivolte del Sud, ha raccontato cose che non aveva mai letto o sentito, non comunque inquadrate in un ragionamento sistematico e di profondità. Per la prima volta, quindi, Delle Chiaie ha raccontato che Reggio, come tutte le rivolte, ha una data di nascita, ma anche un periodo di incubazione, che in questo caso coincide giusto con i classici nove mesi della gravidanza umana. Perché a preparare la rivolta di Reggio c’è la visita di Borghese nella città calabrese e il comizio in cui disvela l’accordo capestro: il vecchio Comandante spiega che il porto di Gioia è inadatto ad alimentare il centro siderurgico promesso. Là comincia, quindi, il lavorio. Un lavorio che si estende ad altri centri del Sud: a Caserta, dove il pretesto è la squadra di calcio punita ingiustamente con una promozione negata a tavolino, a Gioia Tauro stessa, dove si ribellano gli olivicultori della Piana, frodati dal governo che non gira loro le quote di rimborso europeo. E tutto il piano di rivolte organizzate è funzionale al progetto golpista che, sottolinea Delle Chiaie, era qualcosa di ben più serio di come è stato raccontato dopo: c’era interlocuzione con ampi settori dell’Esercito, il piano di azione per la notte dell’Immacolata prevede l’occupazione di tutti i centri nevralgici e quindi non solo gli Interni, ma anche la Difesa e gli Esteri, postazione sottovalutata ma fondamentale per la disponibilità di una rete di trasmissione per le emergenze. Per finire – ma questo c’era già nel libro – il golpe non fu bloccato da un misterioso contrordine ma semplicemente dal venire meno di una figura chiave che, lanciando uno specifico ordine dal ministero della Difesa, avrebbe dovuto fare uscire i militari dalle caserme sulla base di un piano di controinsorgenza (di cui a sua volta ha parlato il colonnello Spiazzi). Consiglio quindi caldamente l’ascolto integrale dell’intera conferenza attraverso il link all’inizio del pezzo …
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