27.11.79, Napoli: autonomo accoltella dirigente MLS
Nei giorni scorsi ha suscitato molto interesse e qualche reazione la mia decisione di violare un’antica regola che mi sono imposto trent’anni fa. All’inizio dell’esplorazione dell’arcipelago nero. Non utilizzare mai le informazioni acquisite da militante. Un suo corollario abbastanza ovvio è stata un’attenzione ridotta ai fatti napoletani. Perché erano avvenuti spesso lungo l’arco della mia attività politica. A prescindere dai coinvolgimenti più o meno diretto nei fatti. Le cose si sapevano.
In questo caso funzionava anxìche l’evidente timore di un insufficiente “distacco sentimentale”. E’ una piccola storia quella del dirigente Mls accoltellato da un autonomo in uno scontro all’Università, ai margini di un’assemblea di movimento. Ma è stata tra le prime volte che mi ha indotto a trasgredire.
Ora, a 40 anni dei fatti, credo di poter dare un mio contributo alla ricostruzione di una memoria profondamente rimossa. Così dopo l’assalto al Circolo della Stampa, oggi ci occupiamo di un altro episodio a cui non ho preso parte. L’accoltellamento all’università di un dirigente del MLS da parte di un autonomo. Ma di cui so.
All’epoca dei fatti non frequentavo. Mezzocannone. Avevo finito da mesi gli esami. Stavo per consegnare la tesi. Ero impegnato a tempo pieno con il Soccorso rosso. Il processo a Primi fuochi di guerriglia sarebbe cominciato dieci giorni dopo.
Non ho partecipato, quindi, in alcun modo ai fatti. Ma posso testimoniare, in piena coscienza, che la ricostruzione dell’episodio offerta all’epoca Lotta continua è di parte. Per quel che mi raccontarono allora, il ferimento fu frutto di un “eccesso di difesa” da parte di un gruppetto di autonomi soccombente nello scontro. Conoscendone bene alcuni non ho dubbi che in un scontro alla pari non sarebbero ricorsi all’arma bianca. Ma lasciamo spazio alla cronaca del quotidiano
Il ferimento del dirigente del MLS
Vincenzo Gaudiano, 24 anni, militante e membro della segreteria provinciale dell’MLS di Napoli, è stato accoltellato durante un’assemblea nei locali della mensa universitaria d- Napoli in via Mezzocannone. E’ stato aggredito da un gruppo ai autonomi mentre stava entrando nella mensa. Durante l’assemblea sono scoppiati violenti tafferugli. Ferita è anche una studentessa colpita da un colpo di martello alla testa che è stata subito medicata.
Una prima ricostruzione dei fatti, secondo la versione di un gruppo di studenti che partecipavano all’assemblea e che sono scappati all’inizio degli scontri parla di una responsabilità precisa nel provocare gli incidenti da parte di un «gruppo di autonomi», che si sono presentati in assemblea organizzati e ben decisi a imporre una mozione di solidarietà con i compagni vittime dell’inchiesta 7 Aprile e, più in generale, con i «combattenti comunisti in galera».
Una mozione sul 7 aprile
Sempre secondo le stesse testimonianze, la storia di questa mozione è lunga. Fu già presentata e respinta dall’assemblea dell’occupazione dell’opera universitaria, circa 10 giorni fa. Questa mozione rappresentava il tentativo di alcuni gruppi dell’autonomia di essere presenti all’interno della lotta che da qualche tempo è partita all’università di Napoli e che registra la presenza di molti studenti fuori-sede di FGCI, MLS e PdUP. In questi giorni ha trovato un primo obiettivo nella contestazione del funzionamento della mensa universitaria.
Dopo la prima «bocciatura» il gruppo di studenti che aveva presentato la mozione andò via, attribuendo la sconfitta alla presenza provocatoria dei militanti del PCI e dell’MLS. Martedì all’assemblea c’erano di nuovo tutti. Quando l’intervento di uno studente di Autonomia è stato interrotto, si è scatenata la «bagarre»: spranghe, martelli e coltelli. Dopo il ferimento di Gaudiano i poliziotti in borghese che stazionavano permanentemente nei pressi dell’università hanno fermato un giovane di 17 anni .trovato in possesso di una chiave inglese.
Il volantino dei disoccupati
Un’ora dopo l’episodio all’interno dell’università è circolato un volantino firmato: «un gruppo di disoccupati, che accusava nuovamente il PCI e l’MLS di avere provocato gli incidenti alla mensa. Le condizioni di Gaudiano sembrano in netto miglioramento. La lama del coltello infatti è penetrata in direzione del fegato, ma sì è fermata un centimetro prima.
Ieri mattina ancora un clima di tensione. Durante un presidio di massa indetto da FGCI, FGSI, MLS e PdUP, gli autonomi sì sono radunati nell’aula di fisica. Immediatamente il « presidio » si è diretto verso l’aula, ma lo scontro è stato evitato dalla fuga degli autonomi, che erano inferiori numericamente. Per oggi, infine, alcuni gruppi di Autonomia hanno indetto un’assemblea all’università con un volantino dal titolo «No alle delazioni e allo squadrismo PCI MLS». PdUP, MLS e FGCI, intanto stanno discutendo se organizzare una manifestazione cittadina in risposta al ferimento di Enzo Gaudiano.
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