Disastro per il treno New Jersey-New York. Ma non è terrorismo

Un fermo immagine che mostra il grave incidente ferroviario nella stazione di Hoboken occorso ad un treno di pendolari tra il New Jersey e New York. ANSA / Caltagirone

Terribile incidente ferroviario nella stazione di Hoboken per un treno di pendolari che viaggiava tra il New Jersey e New York, con la polizia – riportano i media locali – che parla di una possibile situazione di “mass casualities”, dunque con diverse vittime. La cittadina del New Jersey e’ sull’Hudson, giusto di fronte Manhattan.

Il convoglio si è praticamente schiantato contro la locale stazione ferroviaria a quell’ora colma di persone in attesa. Le immagini postate sui social media mostrano ingenti danni alle strutture a seguito dello scontro. Almeno una carrozza di un treno sarebbe addirittura uscita dai binari ed entrata nell’edificio. Per ora ci sono almeno 3 morti accertati e circa duecento feriti. Ma ci sono molte persone intrappolate fra le lamiere.

L’incidente ferroviario di Hoboken sarebbe stato provocato da cause accidentali. Si esclude al momento ogni pista che porti al terrorismo. Lo riportano alcuni media locali citando fonti Fbi e delle altre agenzie investigative federali giunte sul posto.

Così’ L’Ansa. Desta pero’ qualche dubbio una smentita così secca. È’ oramai un mantra che scatta in automatico, un segnale evidente di una precisa strategia di depotenziamento mediatico dell’impatto del pericolo islamista. Possibile che su 226mila chilometri di linee ferroviarie americane, in dieci giorni si siano concentrati su un’unica linea ferroviaria lunga 60 chilometri prima una campagna dinamitarda fallita, collegata a una mancata strage nel cuore di Manhattan per mano di un jihadista afghano, e poi un disastro accidentale? Incredibile coincidenza…

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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