24.1.44, nasce Enzo Del Re, voce e corpo sonoro del 77
Il classico assoluto sul rifiuto del lavoro resta “Lavorare con lentezza” di Enzo del Re, che il cantautore usava cantare usando una sedia come strumento musicale: “ Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo/ chi è veloce si fa male e finisce in ospedale”. E proprio a Enzo Del Re è dedicato il libro “Lavorare con lentezza- Enzo Del Re, il corpofonista” di Timisoara Pinto, un bellissimo volume che non solo ripercorre la storia di Del Re, ma anche di buona parte della canzone politica e sociale italiana dagli anni Sessanta in poi
Ernesto Assante
L’audio di Lavorare con lentezza
Così il critico musicale della Repubblica ci invita a leggere (e ad ascoltare: ci sono due cd annessi) l’opera che ci restituisce a tutto tondo un artista militante misconosciuto.
Enzo del Re, che oggi avrebbe compiuto 80 anni, oltre a essere un maledetto genio, aveva la pretesa di vivere facendo le cose che pensava e in cui credeva. E quindi, convinto che bisognasse viaggiare soltanto usando il servizio pubblico, cacciava pazzi i compagni che gli organizzavano i concerti e poi schiattavano in corpo aspettandolo, più di una volta invano. Di questo suo aspetto dissipatorio è restato ovviamente abbondante traccia nel suo sottrarsi al mercato, con l’effetto quindi di rendere rare e perigliose le tracce del suo straordinario lavorio, interrotto nel 2011, quando stava vivendo una seconda giovinezza artistica con Vinicio Capossela, Daniele Sepe, Tete de Bois.
Un inno del ’77
Enzo Del Re – ricorda la scheda editoriale – è stato l’interprete più autentico di una stagione di impegno civile nella quale le canzoni di lotta e di protesta animavano il sogno di una società diversa. Con uno stile e un linguaggio inconfondibili, schioccando la lingua e percuotendo sedie e valigie o qualsiasi altro oggetto che potesse ritmare la sua urgenza di vita, è stato protagonista di memorabili esperienze culturali e teatrali, da Ci ragiono e canto 2 agli spettacoli con Nuova Scena, il Teatro Operaio e i Circoli Ottobre, per poi eclissarsi nella sua Mola di Bari, mentre il movimento del ’77 eleggeva a proprio inno una sua canzone, Lavorare con lentezza.
Avola, provincia di Siracusa
Per quel che mi riguarda il suo capolavoro assoluto resta Avola,un testo di Dario Fo a quattro mani con quell’altro gigante della musica popolare di Antonio Infantino del massacro dei contadini siciliani il 2 dicembre 1968 da parte della Celere.
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