5 gennaio 1943: nasce Franco Piperno, un buon maestro del pensiero sovversivo

Franco Piperno è stato Assessore alla comunicazione presso il comune di Cosenza, dove si è impegnato nell’ideazione e creazione del nuovo planetario. È professore di Struttura del materia e insegna Astronomia visiva all’Università della Calabria. Ha insegnato Fisica presso numerose università italiane e alcune delle più prestigiose università del mondo. È altresì noto per la sua partecipazione alle vicende politiche degli anni Settanta in Italia.

Così, con abbondante understatement, Derive Approdi presenta, tra i suoi autori “il professore”. Franco Piperno oggi compie 79 anni, portati magnificamente. Continua infatti la sua battaglia corsara, contro l’approssimazione, la cialtroneria, il pensiero povero che abbacinano e accozzano la compagneria. Nonostante i 20 gradi di questo fantastico gennaio calabrese mi sembra il caso di rilanciare un suo intervento di un paio di anni fa. Un’invettiva contro la dittatura del pensiero climatico dominante, il gretinismo trionfante. Conservando sempre la sua cifra sarcastica:

Solo un regime dispotico planetario potrebbe tentare d’imporre sacrifici a milioni di esseri umani sulla base di una previsione statistica riferita alla fine del secolo, quando saremo quasi tutti morti. Basterà ricordare a questo proposito le erronee proiezioni che hanno caratterizzato nel passato la climatologia. Fino agli anni settanta del secolo appena trascorso i modelli statistici prevedevano tutti un raffreddamento netto del nostro pianeta. Del resto, non c’è poi niente di cui meravigliarsi. Mettendo al lavoro tutti i computer in uso nelle Università italiane non riusciamo a sapere chi vincerà il prossimo derby tra il Milan e l’Inter. A maggior ragione è fuori dalle nostre possibilità stabilire la temperatura nella piazza principale di Zagarolo il 28 di luglio del 2100.

Per poi affondare il bisturi nel merito scientifico della questione:

Il riscaldamento o il raffreddamento della Terra, così come quello degli altri pianeti, è un fenomeno ciclico che si verifica da milioni di anni. E’ reso possibile dalla circostanza che il sistema solare non è isolato ma collocato nello spazio profondo. Sicché quest’ultimo funziona come un immane serbatoio che assorbe con “divina indifferenza ” qualsivoglia surplus d’entropia si determini sulla Terra o, più in generale, nel sistema solare.

In altri termini, contrastare il surriscaldamento globale, prima ancora d’essere impossibile, è del tutto inutile. Ciò che la natura consente alla specie umana è una diminuzione locale dell’entropia. Un aumento locale dell’ordine compensato da una crescita più che proporzionale del disordine in quel “altrove assoluto” che è, appunto, lo spazio profondo. In altri termini, contrastare il surriscaldamento globale, prima ancora d’essere impossibile, è del tutto inutile.

Ciò che viceversa risulta utile, oltre che possibile, è diminuire il disordine localmente, su una area che è una frazione irrilevante della superficie terrestre, nei luoghi dell’abitare. E questo tramite la pedonalizzazione dei centri urbani, la ricopertura arborea delle zone deforestate, il recupero dell’acqua piovana, il risparmio energetico e così via. Per ultimo ma non ultimo la drastica riduzione dell’inquinamento ottico.

Quello che ha sottratto i corpi celesti al paesaggio notturno impiegando per l’illuminazione pubblica le lampade “cutoff” che irradiano la luce verso il basso, sulla strada, con un riverbero del tutto modesto verso l’alto, nella direzione del cielo stellato.

E’ questo un suo grande amore. E chi ha avuto modo di ascoltare una sua “lectio magistrale” sulla visione notturna del cielo stellato ne ha ricavato emozione e piacere. C’è voluto del tempo e un paio di consiliature buttate ma alla fine il suo progetto per il planetario di Cosenza è stato realizzato. Dal sindaco di centrodestra.
Intanto Franco, finiti male i fasti dell’operaismo e la stagione gioiosa dell’esperimento Cosenza, a fianco di quel gigante mai abbastanza compianto di Giacomo Mancini, continua a pensare alla rivoluzione. A partire dal sud, dal locale, dai “comportamenti di massa pubblicamente illegali, [che] si riappropriano dei territori e li sottraggono al controllo dello Stato, una profonda sovversione delle categorie della politica moderna”. Come a Riace.

Per quel che mi riguarda io lo ho frequentato poco ma benissimo. Ho trascorso con lui, infatti, uno dei giorni più belli della mia vita e ne ho ancora, 43 anni dopo, un ricordo vividissimo …
Tanti auguri, Franco

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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