La polizia con gli idranti irrompe sui funerali di Salvatore Ricciardi
I funerali di Salvo Ricciardi sono stati intossicati da un feroce e inutile intervento della polizia che, invocando arbitrariamente le norme antiassembramento, hanno schedato i compagni che, rispettando le distanze e le norme di sicurezza, hanno voluto rendere omaggio a uno dei padri della nostra generazione ribelle. Sono arrivati con gli idranti e hanno blindato San Lorenzo anche se non c’era nessuna esigenza di sicurezza connessa all’emergenza Coronavirus. Ce lo racconta nel dettaglio Radio Onda d’Urto, storica testata militante di Brescia, rilanciando anche una testimonianza diretta di Cristina, una collega di Salvo a Radio Onda Rossa.
Qui potete, intanto, leggere, una serie di saluti al “vecchio” compagno Salvo.
Del resto, come è evidente dal video. girato davanti a Marani, il bar di via dei Volsci, le distanze di sicurezza sono state perfettamente rispettate. In pratica la polizia ha applicato con eccessivo rigore una circolare del Viminale che parla di massima allerta per possibili tensioni sociali e invita a fare attenzione agli estremisti…..Il responsabile di piazza è arrivato con un atteggiamento molto aggressivo mentre i ragazzi avevano terminato la scritta sul muro e di lì a poco sarebbero andati via, invece li hanno chiusi creando un “assembramento obbligatorio”… Tanto rigore inutile non si è mai visto…. così come è stato assurdo far levare l’elicottero, manco si desse la caccia a evasi o a pericolosi rapinatori in fuga.
“Il saluto a Salvatore Ricciardi – ha commentato Paolo Persichetti – è terminato con 16 automezzi di polizia e carabinieri, tra cui 7 blindati, due elicotteri che volteggiavano su via dei Volsci, 30 identificati e il quartiere alle finestre. Una signora con le buste della spesa in mano indignata per il dispiegamento di forze di polizia se n’è andata esclamando: “manco le Brigate rosse”. Salvo ti fai riconoscere sempre!”

Nella mattinata dell’11 aprile 2020 il quartiere di San Lorenzo a Roma ha voluto dare il suo ultimo saluto a Salvatore Ricciardi, ex prigioniero politico e voce di Radio Onda Rossa, morto due giorni prima.
Dalla camera ardente allestita dentro l’ospedale il feretro ha attraversato le strade del quartiere, passando sotto la sede di Radio Onda Rossa in via dei Volsci.
Un corteo spontaneo di compagne e compagni lo ha seguito, rispettando i distanziamenti e muniti di mascherine vista l’emergenza legata alla diffusione del nuovo Coronavirus anche se “Salvo” non era morto di epidemia ma per una caduta (aveva 80 anni anche se aveva la vitalità di un ragazzino)
Il corteo ha raggiunto le mura aureliane del quartiere per lasciare una scritta sui muri in suo ricordo. In quei momenti però la polizia ha fatto arrivare sul posto idranti della polizia e agenti in antissommossa, chiamati per reprimere l’iniziativa in nome del divieto di assembramento imposto dall’emergenza. I funzionari hanno identificato i compagni e le compagne presenti.
Da Roma Cristina, compagna di Radio Onda Rossa, ci racconta quanto accaduto. Ascolta o scarica
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