Il caso Gallo. Il prof. Masullo, io e la maledizione del ‘900
Il mio antico “vice” Roberto Russo mi ha fatto un regalo mica male, ieri: nel chiedermi un’intervista per il Corriere del Mezzogiorno sul caso Gallo si è dimenticato di dirmi che la mia testimonianza sarebbe stata contrapposta (la vecchia lezione di Paolo Mieli) alle opposte considerazioni del professor Aldo Masullo. Un contastorie di strada contro il decano dei filosofi morali. Troppo grazia, davvero. Trovo quindi decisamente fuori luogo certe facili ironie e toni superficialmente liquidatori di diversi supporter di Norberto nella polemica contro l’ex parlamentare della sinistra indipendente.
No, il professore non dice sciocchezze ma esprime un grumo di pensiero forte, profondamente abbarbicato nel Novecento, con cui occorre ancora una volta fare i conti: con il nemico non si parla. Un’idea potente e terribile che ha segnato l’asperrimo corso della guerra civile europea. Ovviamente, a questo punto, tocca passare a un più antico filosofo tedesco del diritto. Perché applicare Schmitt a un provvedimento della Cgil conferma la piena vigenza dell’aforisma hegeliano sulla storia che si ripete in farsa…
Ps: Per chi se l’è persa qui il testo della mia intervista.
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