5 maggio 2000: muore Gino Bartali, il campione che salvò centinaia di ebrei

Vent’anni fa moriva Gino Bartali. Per la mia generazione era il servo dei padroni in nome del quale – come ci spiegava Ivan della Mea nella seconda ballata del Gioan – e del suo trionfo al tour de France, si era ammosciata l’insurrezione per l’attentato a Togliatti.

Molti anni dopo abbiamo scoperto che era stato attivo nella Resistenza. Su uno dei fronti più duri e terribili. Quello della solidarietà e del salvataggio degli ebrei. Perché il grande campione (nel 1940 aveva già vinto un Tour de France). Fervente cattolico, Gino era una delle staffette più efficaci di una rete di assistenza organizzata dal rabbino capo di Firenze con l’appoggio della Chiesa. E a un certo punto, dopo un blitz, era rimasto libero un solo ebreo il pisano Giorgio Nissim. Che però aveva potuto contare sull’appoggio di una rete di clero e cattolici democratici tra Firenze e la Toscana settentrionale.

Una storia rimasta oscura per decenni perché il protagonista aveva deciso di non menarne vanto. Solo dopo la morte il suo diario è stato pubblicato. E’ stato così reso onore e merito al grande campione e ai sacerdoti e frati toscani che lo hanno sostenuto. Quella missione eroica ha salvato 800 persone di religione israelitica.

Ci piace ricordarlo oggi con la canzone che ha dedicato a lui e al proprio padre Piero Nissim. Piero è stato protagonista di una straordinaria avventura politico-musicale: il Canzoniere pisano, poi Canzoniere del proletariato (la band di Lotta Continua). Tra le sue canzoni più belle di quella stagione la ballata per Franco Serantini. Il giovane anarchico massacrato dai “nazi-celerini” il pomeriggio del 5 maggio 1972 sul lungarno Gambacorti …

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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