In ricordo di Giorgio Pagano

Scusate è morto un carissimo compagno … ciao Giorgio tu che avevi sapore vero. ‘E basilico e pummarulelle #grande chef

Giorgio Pagano è morto.Non ha avuto il tempo materiale di salutare un po’ di persone. Ecco cosa ha lasciato scritto per i suoi amici. Addio ai miei amici. Addio ai miei amici virtuali.Addio ai miei ristoratori di riferimento.Addio ai miei medici che mi hanno permesso di vivere negli ultimi 30 anni.Mi sono divertito tanto.Ho consumato al meglio la mia vita. Grazie di tutto.

Un compagno di Lotta Continua

Così Fabia, una delle centinaia di compagne e compagni napoletani che con Giorgio Pagano condivise la militanza in Lotta Continua, ci informa della sua perdita, riportando l’ultimo messaggio pubblicato ex post sulla sua bacheca facebook. Con Giorgio ci conoscevamo da 50 anni: lui uno dei pochi compagni del Diaz, un tecnico commerciale a 50 metri dalla federazione del Msi, io uno dei tanti del Genovesi, a 200 metri di distanza. Poi ci siamo incrociati molte volte, tanto per legami “amicali” quanto per gli accrocchi militanti. Ma, a essere sinceri, ne ho un unico, vividissimo ricordo “personale di persona”.

Febbraio-Marzo 1977.facoltà di economia e commercio, in un grande salone, forse l’aula magna. Io ero a sostenere l’esame di storia del lavoro e movimento operaio. Approfittando della assoluta liberalizzazione avevo irrobustito il mio piano di studio con diversi esami di altre facoltà: storia del movimento operaio con la Arru (con un programma in francese sulla I internazionale: fantastico) biennalizzato all’Orientale, storia del lavoro ed Economia politica (con Graziani) a Economia e commercio. Era un complementarissimo.

Un esame in trasferta

Il titolare di cattedra era un barone, titolare di Storia Economica (De Marco?) ma l’assistente che gestiva in realtà l’insegnamento era Edmondo Capacelatro, autore con Carlo di “Contro la questione meridionale”, mio livre de chevet nello strappo con il gramscismo e il progressismo giacobino e meridionalista. E quindi ero molto tranquillo. Solo che nella stessa aula erano in corso altri esami, quelli sì gestiti da un vero barone, in tutti i sensi. E così mi ero appena seduto che entrò una ciurma di compagni, guidati appunto da Giorgio Pagano (non potevi non notarlo: era un cristo, alto, robusto e bello), al grido di “Vogliamo lo scalpo di Volpe di Prignano”, il barone appunto.

Giorgio l’indiano

Era cominciata da qualche mese, ma era già avanzatissima, l’autodissoluzione di Lotta Continua. E quindi vedere Giorgio, militantissimo (ma mai tonto: aveva sempre conservato una cifra di autoironia), fare l’indiano metropolitano mi stupì soltanto un attimo, poi capii subito che era perfettamente nelle sue corde. Mi intossicarono l’esame: capito che ero preparatissimo Capacelatro mi arronzò mentre io me ne sarei stato un’ora a ragionare con uno dei miei miti adolescenziali. Volpe di Prignano, invece, annullò la sua seduta …

Un grande chef

Come tanti, avevo perso le tracce di Giorgio e l’ho ritrovato su facebook. Mai parlato di “politica”. Solo scambi di battute su un tema caro a entrambi, lo schifo per la deriva forcaiola della sinistra, e la mia appassionate lettura delle sue ricette e narrazioni culinarie. Perché in tutte le cose che faceva, come ha ricordato Fabia, Giorgio era un numero 1. Anche nel lavoro: era direttore generale ai sistemi informativi del Mef. Ma non si era messo il bollino blu sulla banana. Ciao, Giorgio

I funerali

Ps: Ho appena finito di scrivere questo post che un altro compagno napoletano, Vincenzo, mi informa che i parenti e gli amici lo saluteranno giovedì 5 marzo alla camera ardente dell’ospedale San Camillo dalle 8,30 alle 11 e alla chiesa valdese di piazza Cavour alle ore 12. Vi giro l’informazione.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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