23.8.50: nasce Giovanni Piconi fondatore della banda della Magliana
Giovanni Piconi è nato a Roma il 23 agosto 1950. E’ una figura singolare nella vicenda complicata della Banda della Magliana. E’ sicuramente uno dei protagonisti nella fase costituente. Poi si defila al punto da non trovare posto nella ricostruzione fantastica di Romanzo criminale.
Il libro è scritto da uno dei magistrati che li hanno inquisiti, Giancarlo De Cataldo. Seguiranno poi il film e ancor più la serie tv biennale. Plasmeranno l’immaginario collettivo sulla prima e unica realtà romana del crimine organizzato. Questa è la scheda sintetica che ci offre Wikipedia. In rete non circola niente di più o di meglio
Giovanni Piconi nella batteria di Abbatino
Giovanni Piconi fu implicato in rapine fin da giovane. Divenne ben presto legato a una “batteria” controllata dal boss Maurizio Abbatino. Fu introdotto da quest’ultimo nella Banda della Magliana subito dopo la sua formazione. Fu uno dei boss e fondatori della banda ma egli fu particolarmente attivo nel primo periodo di azioni criminali, e venne indicato come uno degli organizzatori ed esecutori del sequestro del duca Massimiliano Grazioli Lante della Rovere, facendo alla fine anche parte del gruppo che recupererà i soldi del riscatto.
Giovanni Piconi killer di Nicolini
Partecipò anche all’agguato contro Franco Nicolini [che ha ispirato il personaggio del Terribile, ndb] e a sparargli furono lui ed Edoardo Toscano [secondo le confessioni di Abbatino nel 1992, ndb]. Successivamente alla spartizione del territorio per il controllo dello spaccio delle sostanze stupefacenti a Roma insieme ad Abbatino e altri controllò le zone Eur, Magliana e Monteverde.
I processi e le condanne
Nei processi che seguirono alle dichiarazioni del pentito Maurizio Abbatino, il 29 luglio del 1995, venne condannato a 20 anni di reclusione per il sequestro del duca Grazioli, a cui poi si aggiunsero i 6 anni di condanna nel maxiprocesso contro la Banda, comminati dalla prima corte d’assise d’appello, con sentenza del 27 febbraio del 1998
Sono Roberto Giansanti e fui sequestrato nel 1977 dalla Banda della Magliana.Riconobbi e feci arrestare Giuseppuc i ma già dopo alcunì mesi girava libero per Santa Maria in Trastevere.
Ritengo che due persone molto importanti siano stati TRALASCIATI.
Il Principe Luciano Mancini e suo cognato il Voto.
Sequestri Rosario Nicolò Roberto Giansanti e Duca Grazioli stesse.persone e stessa macchina da scrivere giocattolo marca Lilliput. Molti di loro presero parte al tentato sequestro del costruttore e venditore di stoviglie sotto Frascati.
Tecnica un gruppo sequestrava un altro li teneva ed un terzo teneva.i contatti con la.famiglia.
Tutti individuati ma tralasciati.