Covid. Napoli, gli antagonisti assaltano la Confindustria

E’ ancora tensione a Napoli. Scontri nel centro borghese della città, dopo la guerriglia urbana di ieri sera, nell’ambito delle proteste contro il coprifuoco. Incidenti sono scoppiati in piazza dei Martiri, davanti alla sede di Confindustria. Qui i manifestanti dei centri sociali dei Cobas, dei Carc e di altre sigle di estrema sinistra hanno lanciato tre bombe carte e bottiglie contro la polizia. Gli agenti hanno risposto con una carica, disperdendo i manifestanti.
Gli incidenti sono scoppiati al termine della manifestazione indetta dai centri sociali, con l’adesione di altre sigle, davanti alla sede di Confindustria Napoli, in piazza dei Martiri. I dimostranti hanno lanciato uova con vernice rossa sul portone del palazzo. Poi, davanti all’ ingresso, hanno collocato uno striscione con la scritta “Quattro morti sul lavoro al giorno, questa e violenza”. In piazza è sopraggiunto un gruppetto di “Antifa” tedeschi con una bandiera. Poi un gruppo di aderenti ai Carc (Comitati di appoggio alla resistenza comunista) poco prima degli incidenti, con l’esplosione di tre bombe carta ed il lancio di bottiglie contro la polizia.
Gli agenti del reparto celere, schierati davanti all’ ingresso di Palazzo Partanna, sede di Confindustria, hanno risposto con una carica, disperdendo i manifestanti, poco più di un centinaio. Sul lockdown, i manifestanti hanno detto di non essere contrari ma a patto che “per disoccupati e lavoratori ci sia il salario pieno garantito.”. Altri incidenti sono poi scoppiati in piazza Amedeo. Qui sono entrati in azione anche i carabinieri per bloccarli.
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