14 dicembre 1978. Guerriglia comunista uccide un tossico al posto di due spacciatori

 Guerriglia comunista uccide per errore, Enrico Donati, 20 anni, tossicomane. Il delitto avviene il 14 dicembre 1978 in via Ivrea 60, nel quartiere Appio Latino. Quattro giovani, Maurizio Di Gregorio, Cinzia Costantini, Claudio Annini ed Enrico Donati stanno facendo lavori di allargamento nello “Speak easy”, un club privato.

Improvvisamente entrano tre uomini armati e mascherati e cominciano a sparare. Di Gregorio, la Costantini e Annini si riparano dietro ai mobili. Donati tenta di uscire ma lo freddano con un colpo alla schiena.
Mezz’ora dopo arriva una telefonata al “Messaggero”: “Qui è Guerriglia comunista. Ne abbiamo presi altri due: Maurizio il negro e Cinzia. Seguirà un comunicato “.
Nel comunicato, il giorno dopo, si spiega che Donato è stato ucciso per errore, al posto di Di Gregorio e della Costantini, accusati di essere spacciatori di eroina. 
L’azione si iscrive in una più ampia campagna che Guerriglia comunista e altre organizzazioni simili (come le Squadre proletarie combattenti) stanno conducendo in quel periodo contro gli spacciatori di droga nei quartieri popolari.

I precedenti

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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